Cronaca

Dei 63 nuovi treni promessi dalla Regione nessuno sulla Mn-Cr-Mi

Dei 63 nuovi treni promessi dall’assessore regionale Maurizio Del Tenno nessuno sarà destinato alla tratta Mantova-Cremona-Milano. Questo è emerso dal Tavolo svoltosi nei giorni scorsi in Prefettura, alla presenza dei prefetti di Cremona e Mantova, dell’assessore provinciale Giovanni Leoni, dalla dirigente dell’ufficio territoriale di Regione Lombardia, Enrica Gennari, dei direttori del settore operativo e del settore sicurezza di Trenord, del vice questore di Cremona, di un consigliere regionale del M5S e del parlamentare di Sel Franco Bordo. La riunione era stata sollecitata da un comitato di pendolari di Curtatone, che però non si è presentato.

Bordo

E’ il parlamentare Bordo a lanciare l’allarme: “Trenord ha dichiarato che spetta alla Regione decidere dove verranno collocati i nuovi treni e che essa in merito a questo ha già fornito l’elenco delle tratte interessate dagli interventi. Naturalmente Cremona non è tra queste, tanto che l’azienda ha dichiarato che per la Mantova-Cremona-Milano provvederà ad intervenire con lavori straordinari per lo svecchiamento del materiale rotabile. In sostanza si sono impegnati nei lavori di eliminazione dei passaggi a livello lungo la suddetta tratta, oltre al miglioramento della qualità delle condizioni ambientali delle carrozze: dal riscaldamento ai sedili, dalla pulizia alla integrità delle strutture”. Chi, quindi, già sognava qualche nuovo treno sulla nostra tratta, meglio che rimetta il proprio sogno nel cassetto, dove è sempre stato e dove sembra destinato a dover rimanere: ancora una volta il sud della Lombardia resta la Cenerentola della situazione.

Qualche problema è emerso anche sulla attuale gestione della tratta. “Dopo che Trenord ha dichiarato che in 3 anni le corse sono aumentate del 20%, ho chiesto loro se questo non fosse un eccesso per una linea come la nostra, a binario unico – continua Bordo -. Loro mi hanno risposto di aver agito con il benestare di Rfi, secondo cui un aumento del 20% era perfettamente sostenibile. Tuttavia hanno poi dovuto ammettere che più si carica una linea, più ogni minimo problema lungo la stessa si ripercuote su tutto il sistema. Questo significa che è sufficiente un malfunzionamento per provocare ritardi a catena”.

Viola

Sulla questione è intervenuta anche Rosita Viola, candidata alle primarie di centrosinistra: “Questa mattina al Tavolo di confronto convocato presso la Prefettura di Cremona sui problemi del trasporto ferroviario della linea Milano-Cremona-Mantova è emersa tutta l’inadeguatezza e il disinteresse di Regione Lombardia rispetto ai problemi che i pendolari vivono quotidianamente – ha dichiarato la candidata -. Sembra chiaro che nessuno dei 63 nuovi treni che entreranno in servizio sarà messo sulle nostre linee ferroviarie, confermando lo stato di abbandono in cui versano le linee di comunicazione su ferro della nostra Città. I rappresentanti delle Istituzioni sono sempre più rassegnati e accondiscendenti davanti all’operato di Regione Lombardia.
Il Comune di Cremona resta fra i grandi assenti in questa discussione che interessa migliaia di cittadini cremonesi, per non parlare del resto del territorio. Non mi si dica che non è di competenza comunale, come per altri temi, poiché bisogna distinguere tra competenze e funzioni attribuite dalle norme e la competenza di una Amministrazione Comunale di farsi carico e portatrice degli interessi reali della comunità ed esserne rappresentante e portavoce in tutte le sedi istituzionali possibili. E’ ora che i rappresentanti degli enti locali si facciano portavoce veri degli interessi dei nostri cittadini accollandosi l’onere di aggregare più Enti Locali e condurre una battaglia per il raddoppio della linea Cremona-Treviglio, vero nodo da risolvere per garantire un trasporto rapido ed efficiente dalla nostra Città e dal nostro territorio, sempre più isolati dal resto della regione e dell’Italia.
Continuiamo a perdere treni, per chi già si deve spostare da Cremona e per una possibile ripresa anche economica del territorio. Chi verrà a studiare, investire, lavorare, ad acquistare, a vedere una mostra o altro, se per arrivare nella nostra Città? Certo ci arriveranno in macchina, nella Città tra le più inquinate d’Italia e con le polveri sottili sempre al di sopra dei limiti”.

Laura Bosio
redazione@cremonaoggi.it

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