Meno spesa pubblica L'Udc preme sulle Unioni di comuni
Nel programma degli aspiranti amministratori dell’UDC ci sarà senz’altro l’obiettivo di gestire i servizi e le funzioni in modo associato attraverso la costituzione di Unioni di Comuni. Unioni che per dare servizi adeguati ed efficienti devono avere la garanzia di un punto di equilibrio economico e sociale nei propri territori. Lo dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi. “Per essere – continua – non solo virtuosi ma anche efficaci è necessario che ci sia un equilibrio finanziario, anche se non “permanente”, almeno che non sia “precario”. Un modo di dire, che secondo l’UDC, dovrà riguardare tutti i Sindaci. Per avere un equilibrio non precario le Unioni dovranno avere almeno 10.000 abitanti. Uno studio fatto in modo egregio dal settore strategie della provincia di Cremona ha individuato nel territorio cremonese 13 ambiti funzionali. È un obiettivo che, se interamente portato a compimento, consentirebbe a tutto il territorio di realizzare quelle economie e quei progressi che i Cittadini residenti nell’Unione dei Comuni Foedus (Castedidone, Rivarolo mantovano, Rivarolo del re e Spineda) stanno toccando con mano. Non tutto è stato realizzato però si stanno facendo continui progressi e gli amministratori non si stanno accontentando dei traguardi raggiunti. Ci sono anche altre Unioni virtuose con amministratori convinti e motivati che hanno fatto costanti progressi. Altre – continua Trespidi – che pur avendo situazioni di partenza favorevoli, a partire da quella Soresinese – 10 Comuni con 20.000 abitanti -, hanno registrato insuccessi clamorosi. Situazioni che vanno senz’altro analizzate e che andranno, nei limiti del possibile, recuperate magari con altri amministratori. I piccoli Comuni vivono una realtà sempre più difficile perché a fronte di costanti riduzioni di trasferimenti statali e a costi amministrativi crescenti in mancanza di entrate alternative a partire da quelle legate agli oneri di urbanizzazione sono costretti ad aumentare le tasse locali – addizionale IRPEF, IMU, ecc. –, alla manutenzione delle strade, al servizio dell’istruzione scolastica come refezione, trasporto alunni, ecc. Gli incrementi delle tasse locali hanno fatto registrare picchi esorbitanti ai quali occorre porre rimedio. Da alcuni anni gli strumenti messi a disposizione dei Comuni per far fronte ai costi crescenti e alla difficoltà di erogare servizi adeguati ed efficienti sono stati introdotti le Convenzioni e le unioni dei comuni. Molto flessibile e poco strutturato il primo. Molto più strutturato e strategico il secondo. La legge ha reso ora obbligatorie le gestioni associate nei Comuni sotto i 5.000 abitanti però continua a prorogare la data di attuazione di questo dispositivo. La campagna elettorale delle elezioni comunali di maggio dovrà, secondo l’UDC, avere al centro l’obiettivo di gestire i servizi in modo associato ivi compresi i Comuni con più di 5.000 abitanti e non escludendo neppure Cremona, Crema e Casalmaggiore. In un periodo in cui si chiede e si auspica la diminuzione della spesa pubblica, l’efficientamento dei costi e della qualità dei servizi pubblici, – conclude Trespidi – ai Cittadini chiederemo di premiare i Candidati e le liste che proporranno anche l’obiettivo di far crescere le gestioni associate con la formazione di Unioni dei Comuni”.
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