Stanze della Musica 22mila europer l'inaugurazione
La sala San Domenico affollata per la cerimonia di presentazione della mostra il 13 dicembre
E’ costata 22mila euro la cerimonia di presentazione delle “Stanze della musica”, collezione di strumenti a pizzico antichi donata da Carlo Alberto Carutti al Comune, per dare appeal alle sale dell’ex museo Stradivariano dopo il trasloco dei reperti al Museo del Violino. La determina di spesa della dirigente del settore cultura e affari museali è stata pubblicata da poco all’albo pretorio del Comune, nonostante la cerimonia inaugurale si sia svolta quasi un mese fa, il 13 dicembre. Parte importante della cifra complessiva è destinata alla stampa del catalogo (4.123 euro a Fantigrafica); al materiale dis egnaletica dell’evento (6.248 euro a Polografico srl); circa 4000 euro per la pubblicità su un quotidiano nazionale e suuna rivista specializzata; oltre 2mila euro per l’alloggio a Cremona degli ospiti invitati alla conferenza di presentazione. Quasi 1.300 euro sono stati spesi per il noleggio dei proiettori (ditta Giochi di Luce), e 1464 per il rinfresco (ditta Olympia di Casalpusterlengo).
La cerimonia si era svolta nella sala San Domenico di palazzo Affaitati, alla presenza del sindaco Oreste Perri, dell’assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona, di Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità ed Autonomie di Regione Lombardia, di Giovanni Rodella, in rappresentanza della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Mantova, Brescia e Cremona, di Ivana Iotta, direttore del Settore Cultura e Musei del Comune di Cremona, di Giovanni Accornero, esperto di strumenti musicali e curatore della Collezione, e naturalmente di Carlo Alberto Carutti, la cui generosità e l’amore per Cremona hanno reso possibile la donazione. La collezione, aveva spiegato nell’occasione Carutti, ha iniziato a prendere forma nel 1929; un solo strumento è stato acquistato direttamente (un mandolino del 1757) in quanto tutti gli altri pezzi sono il risultato di una ricerca paziente e di “incontri” talvolta fortunosi se non addirittura casuali o di regali. Un vero e proprio atto di amore per questi particolari strumenti a corda pizzicata, allo stesso tempo rari quanto speciali. Strumenti che Carutti ha scelto di collocare a Cremona perché, oltre allo stretto legame che la sua famiglia ha con la nostra città, gli è sembrato che la loro sede naturale fosse proprio il Museo Civico di Cremona: la liuteria, infatti, è rappresentata da strumenti nobili quali possono essere i violini, ma anche da altri strumenti, ritenuti per certi aspetti più “popolari”, ma anch’essi parte integrante di questa grande ed importante tradizione di altissimo artigianato.