Cronaca

Affitti e crisi addio dei negozi ai corsi dello shopping

Con la fine delle festività non saranno solo le luci di Natale a spegnersi: da gennaio, infatti, anche molte vetrine del centro storico, tra corso Campi e corso Garibaldi, potrebbero restare vuote. Negozi che chiuderanno i battenti o che si trasferiranno, lasciando parecchi “buchi” in una zona già colpita da numerosissime chiusure.
Una vera e propria fuga dalla via che si identifica con lo shopping a Cremona, dove gli affitti sono diventati proibitivi. “La scelta di trasferirci non è voluta, ma obbligata, in quanto con l’affitto che paghiamo non ci stiamo più dentro” spiegano i titolari del negozio Sensi Maison, che da gennaio si trasferirà in via Capitano del Popolo. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di giungere ad un accordo con il proprietario per l’abbassamento del costo dei locali, ma non ci siamo riusciti. Così ora dobbiamo andarcene, dopo esserci battuti tanto per la pedonalizzazione di corso Garibaldi. Del resto nel nuovo negozio pagheremo la metà di quello che paghiamo adesso”. Quello degli affitti troppo cari è un problema comune, che negli anni della crisi è diventato un vero giogo per i commercianti del centro. “I proprietari di immobili a Cremona non riescono a capire che in questo modo danneggiano anche sè stessi, perché rischiano di trovarsi con locali sfitti e preda dell’incuria. Ci vorrebbe più attenzione nei confronti del commercio: senza di esso la città muore”. Sempre sul corso, conclamata la prossima chiusura di Mauro Giuli, scarpe ed accessori, che da tempo ha messo tutto in liquidazione per cessazione dell’attività e altre sorprese negative potrebbero arrivare.

I corsi Campi e Garibaldi potrebbero quindi cambiare volto già da gennaio. Liu Jo sta per trasferirsi sotto la Galleria XXV Aprile (al posto di Max & Co, che chiuderà invece i battenti): apparsi da oggi sulla vetrina i cartelli “Liquidazione 30%”. A trasferirsi, anche se per ora si tratta di una voce non confermata, anche il negozio Foot Locker.

Dunque non è bastata l’introduzione dell’isola pedonale sul corso: la crisi è profonda e a quanto pare i proprietari degli immobili preferiscono tenere sfitti i locali piuttosto di abbassare i canoni. E che la viabilità non sia elemento sufficiente a risollevare la situazione lo dimostra anche il caso di piazza Marconi. I portici che fiancheggiano la piazza sono desolatamente vuoti, tranne un paio di bar e il negozio Telco. L’ultima bottega di specialità alimentari che vi aveva scommesso, aprendo un anno fa, ha già deciso di trasferirsi: andrà in via Gonfalonieri 7, in una delle strade più suggestive per la vista del Duomo, dove sarà anche bar.

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