Cronaca

Inquinamento, un dicembre da incubo Raggiunti i 16 sforamenti consecutivi Cremona 'soffocata' dalle pm10

Un dicembre da dimenticare per Cremona sul fronte dell’inquinamento. Non c’è stato giorno senza sforamenti dei limiti di concentrazione di polveri sottili nell’aria. Lo certificano ora anche gli ultimi dati delle centraline di rilevamento: particelle pm10 oltre i 50 microgrammi per metro cubo ure nelle giornate di venerdì e sabato. Mentre le associazioni ambientaliste (e non solo) non risparmiano critiche alle istituzioni (vedi link in basso) la somma degli sforamenti, contando anche quelli di fine novembre, raggiunge quota 16, consecutivi. Sedici giorni di fila con aria “avvelenata”.

Gli ultimi dati, come accennato, evidenziano una situazione ancora preoccupante. Non disponibili i numeri raccolti dalla strumentazione di via Fatebenfratelli, ma le altre parlano chiaro. La centralina di piazza Cadorna ha registrato 94 microgrammi per metro cubo venerdì e 79 sabato. Quella di via Gerre Borghi 70 venerdì e 53 sabato. A Spinadesco 89 venerdì e 76 sabato.

E le previsioni indicano condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti nella giornata di lunedì.

POLI (PD): NON RESTARE INERTI DAVANTI ALL’EMERGENZA SMOG

Il Pd interviene sulla questione con il consigliere comunale Roberto Poli: “Mentre continuano gli sforamenti dei limiti delle PM10 raggiungendo 15 giorni consecutivi oltre soglia ci chiediamo cosa intenda fare l’Amministrazione Comunale per rispondere all’emergenza aria. Siamo certo consapevoli che non ci sono bacchette magiche per risolvere il problema, che va affrontato su un’area ben più vasta a partire dal livello regionale e sulla base di progetti che si articolano nel tempo e non tanto in un contesto emergenziale. Tuttavia non possiamo non osservare l’attuale inerzia dell’Amministrazione di fronte allo smog che avvelena la città e alle conseguenze sulla salute dei cittadini in particolare di alcune categorie a rischio”.

“Servono – prosegue Poli – provvedimenti urgenti volti a mettere in atto controlli stringenti sulle limitazioni previste dal vigente piano anti-smog, applicare ulteriori limitazioni al traffico veicolare  e dare indicazioni chiare alla fascia di popolazione a rischio Serve infine dare concreta attuazione al Piano d’azione per l’energia sostenibile e agire a livello regionale per individuare ulteriori e urgenti interventi sull’ emergenza smog nella Pianura Padana”.

LEGAMBIENTE LOMBARDIA: CON SCIOPERI E DISAGI LEGATI AI TRENI, COLPO DI GRAZIA-SMOG

Anche Legambiente Lombardia interviene sul problema: “Mentre si attende il varo di misure concrete di lotta allo smog da parte della regione e dei comuni lombardi – dichiara Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente della Lombardia – in molte parti della nostra regione siamo al nono giorno consecutivo di sforamento delle concentrazioni di pm10 superiori ai 50 microgrammi per metro cubo (a Cremona, come detto, siamo addirittura al 16esimo, ndr)”.

“Con lo sciopero odierno dei ferrovieri di  Trenord che ha paralizzato la rete e quello di domani degli autoferrotranvieri i livelli di pm10 – sottolinea Balotta – riceveranno il colpo di grazia schizzando alle soglie di allarme e  probabilmente si dovrà ricorrere a nuove misure d’emergenza tra cui lo stop alla circolazione delle automobili. Non solo i trasporti pubblici sono sempre più inadeguati ma dalla nascita di Trenord (FS+FNM) sono aumentati i disagi per i pendolari, le soppressioni dei treni, i ritardi e la conflittualità sindacale è giunta al decimo sciopero in 17 mesi. L’anno scorso a dicembre Trenord regalò ai lombardi 10 giorni di blackout, quest’anno ci regalerà il colpo di grazia allo smog costringendo i pendolari all’uso dell’automobile sotto le feste. Babbo Natale oltre a nuovi disagi per gli scioperi ci porterà pure la beffa dell’aria irrespirabile  in tutta la regione”.

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