Cronaca

A Milano con 50 minuti di ritardo: 'Ci paghino permessi lavoro'

Pendolari cremonesi imbufaliti. E’ da qualche tempo che i treni per Milano registrano in modo quotidiano 15-20 minuti di ritardo, logorando la pazienza dei tanti viaggiatori che devono timbrare tardi al lavoro. Nella mattinata odierna è andata peggio. Il 2650 delle 7.33 è partito con una carrozza ghiacciata e si è fermato a Cavatigozzi per una buona mezz’ora. Da Cremona a Lodi i pendolari hanno contato ben 76 minuti di tragitto. Il problema? ‘Un guasto agli impianti di circolazione a Pizzighettone’, twitta Trenord. Risultato, 52 minuti di ritardo.

E i pendolari si sfogano su Facebook. “Dovrebbero pagarci i permessi di lavoro che quasi tutte le mattine dobbiamo prendere! Il terzo mondo è più avanti!”, il posto di un viaggiatore. “Oggi è un bollettino di guerra”,”E’ una vergogna, non se ne può più”, “Tra un po’ ci sono le comunali: torniamo di moda”, “Il nostro non è un viaggio è un’avventura ai confini dell’impossibile, nel senso che è impossibile arrivare in orario in ufficio e pretendere di avere una vita al di fuori della Mantova-Cremona-Milano”, gli altri messaggi.

Ritardo anche per il precedente 2648 delle 6.58 che si è fermato a Ponte Adda per diverso tempo ed è arrivato a destinazione con 38 minuti in più. E per quello inverso (da Milano a Mantova), fatto fermare a Piadena ‘per l’eccessivo ritardo accumulato’ con conseguente partenza del 2652 da Piadena e non da Mantova.

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