Cronaca

Celebrati i 20 anni di Villa Flaminia e i 10 anni del vescovo a guida della diocesi

Si è celebrato stamattina il ventesimo di vita di Villa Flaminia-Tonghini, residenza per preti anziani e quiescenti di via Miradori a Cremona, con un intenso appuntamento caratterizzato da fraternità sacerdotale nella struttura gestita dalla Società di mutuo soccorso tra sacerdoti della diocesi, presieduta da don Giambattista Piacentini. Dalle 10 circa, nel giardino della villa, hanno pres il via gli interventi che hanno permesso di conoscere la genesi della residenza, i suoi sviluppi e la vita quotidiana degli undici ospiti. In più Virgilio Galli, vicepresidente della fondazione “La Pace”, ha descritto il progetto di trasformazione dell’ex clinica di via Massarotti in un certo di servizi alla persona dove vi sarà un’attenzione particolare ai presbiteri non autosufficienti. È seguita la celebrazione eucaristica durante la quale sono stati ricordati due importanti anniversari di mons. Lafranconi: il ventesimo di ordinazione episcopale e il decimo di presenza in diocesi di Cremona. Al presule in regalo un IPhone sul quale è stato caricato il breviario e il lezionario con le letture. È seguito un pranzo fraterno offerto dalla Mutua del Clero e organizzato dalla cooperativa “Servizi per l’accoglienza” legata a Caritas Cremonese.

La mattinata è iniziata poco dopo le ore 10 con l’introduzione di don Giambattista Piacentini, presidente della Società di Mutuo Soccorso fra i sacerdoti della diocesi, proprietaria dell’immobile, che ha spiegato il senso dell’appuntamento. «Con questa festa desideriamo anzitutto ricordare un gesto di grande liberalità delle sorelle Tonghini, fare memoria di un cammino di solidarietà sacerdotale che dura da vent’anni, aprire lo sguardo al futuro per ciò che riguarda l’assistenza dei sacerdoti, rinnovare lo spirito di fraternità, far conoscere Villa Flaminia ai preti che non sono mai entrati e, non da ultimo, pregare per il nostro vescovo che in questi mesi festeggia il 20° di ordinazione episcopale e il 10° di presenza nella nostra diocesi. Mi auguro che questo incontri possa aiutarci nel rinnovare il nostro entusiasmo di sacerdoti».

 

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