Cronaca

Rapinò banca a Martignana: condannato a tre anni di carcere

A nove anni dai fatti si è giunti a sentenza: dei tre pregiudicati siciliani a processo davanti al collegio presieduto dal giudice Pio Massa (a latere i colleghi Andrea Milesi e Cristina Pavarani), solo uno è stato condannato. Tutti dovevano rispondere della rapina messa a segno alle ore 15 del 19 luglio del 2004 alla Cassa Padana di Martignana di Po. Tre anni e 600 euro di multa a Francesco Giammarinaro, 43 anni, di Trapani, mentre i presunti complici, Domenico Albanese, 47 anni,  Angelo Pedalino, 40 anni, entrambi di Palermo, sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”. Per Giammarinaro, il pm Fabio Saponara aveva chiesto la condanna a quattro anni e 600 euro di multa, e l’assoluzione per gli altri due imputati. I due palermitani erano stati chiamati in causa da Giammarinaro, che aveva confessato la rapina riferendo la complicità di Albanese e Pedalino. Complicità che però nessun riscontro o testimonianza ha suffragato le parole del trapanese, che resta dunque l’unico colpevole della rapina alla Cassa Padana di Martignana: il bottino del ‘colpo’ era stato di 100mila euro.

Secondo la ricostruzione effettuata a suo tempo dall’accusa, Albanese e Pedalìno sarebbero stati i due uomini entrati nell’istituto di credito per mettere a segno il colpo, mentre il terzo era il complice che aveva atteso all’esterno. Nessuno era armato e tutti erano a volto scoperto. Quel giorno il sistema di videosorveglianza non funzionava. A raccontare della rapina al pm durante un interrogatorio per un altro episodio analogo accaduto a Massa era stato lo stesso Giammarinaro, che si era autoaccusato del colpo, commesso insieme ai due complici. I primi due ladri erano fuggiti in sella a due biciclette con il denaro messo in una borsa di pelle di una dipendente. Poi i malviventi avevano abbandonato le bici e si erano uniti al terzo complice arrivato a bordo di un camion.

La motivazione della sentenza sarà depositata entro 45 giorni. Giammarinaro era difeso dall’avvocato Francesco Cogrossi, mentre Albanese e Pedalino dal legale Massimiliano Russo, che al collegio, prima che fosse pronunciata la sentenza, ha prodotto la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Firenze per i suoi assistiti, che per un’altra rapina commessa in Toscana erano stati accusati sempre da Giammarinaro.

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