Vicine di casa in lite da trent'anni, 87enne colpevole di ingiurie

Sono in causa da trent’anni per colpa di un muro, e questa volta sono finite davanti al giudice di pace Daniela Badini per un episodio di ingiurie accaduto nel 2008. Vicenda finita con la condanna dell’imputata: l’87enne Ebe, maestra di Ostiano, è stata ritenuta colpevole di aver offeso Francesca, 88 anni, sua vicina di casa ed ex fornaia del paese. L’accordo auspicato dal giudice tra le due è andato in fumo, così Ebe è stata condannata a 600 euro di multa, al risarcimento del danno per 800 euro e al pagamento delle spese legali. Sotto accusa, la frase che l’anziana aveva detto alla sua vicina il 22 maggio del 2008: “Diseredata, prostituta!”. Ebe, con alle spalle 26 anni di insegnamento elementare in provincia di Padova e a Ostiano e altri 7 come professoressa di matematica a Viadana, molto conosciuta in paese anche per le sue donazioni alla casa di riposo, ha sempre respinto le accuse. “Si è inventata tutto per mangiarmi i soldi”, aveva detto in aula, ma evidentemente il giudice non ha creduto alla sua versione dei fatti. Il suo legale, l’avvocato Santo Maugeri, ha detto che molto probabilmente farà appello. Francesca, invece, era assistita dall’avvocato Paolo Invernizzi. “Mi ha offeso, mi ha detto delle cose non belle”, aveva detto l’88enne nella scorsa udienza. “Aveva anche l’abitudine di picchiare contro il muro di casa mia. Sentivo che diceva che voleva buttare giù la casa. Ho anche chiamato i vigili del fuoco”. “A sentirmi dire quelle parole”, aveva spiegato la donna, costretta sulla sedia a rotelle per problemi di salute, “sono rimasta male”. “Quel giorno”, questa invece la versione di Ebe, “stavo uscendo con la macchina. Qualcuno aveva ucciso i miei cinque gatti. Lei si è avvicinata e mi ha detto che mi doveva ringraziare perché per i gatti non avevo dubitato di lei. Tutto qui, nessuna offesa”. Non c’è pace, dunque, per le due litiganti, che da trent’anni si contendono la proprietà del muro perimetrale che divide le loro abitazioni.

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