Movimento 5 Stelle: 'Nuovo inceneritore? Con stessi soldi 10 centri di riciclo'
Nella foto, il centro riciclo di Vedelago
Anche il Movimento 5 Stelle di Cremona interviene sulla questione del termovalorizzatore. “L’idea di Aem di voler costruire un nuovo inceneritore a Cremona prevedendo un costo che si attesterebbe intorno ai 100 milioni di euro è una follia pura – si legge in un comunicato pentastellato -. Con gli stessi soldi (come sempre a carico dei contribuenti) si potrebbero realizzare fino a 10 centri di riciclo sul modello di Vedelago (Treviso) che soddisferebbero definitivamente in regione il problema dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati in discarica o tramite incenerimento”.
I 5 Stelle entrano poi nel dettaglio parlando del “Sistema Vedelago”: “I rifiuti indifferenziati possono essere lavorati con il trattamento meccanico biologico (Tmb) con cui si separa la frazione umida da quella secca (ma se si dovesse estendere a tutta la città la raccolta dell’umido questo tipo di trattamento potrebbe essere non necessario) che a sua volta viene triturata per diventare, attraverso il processo dell’estrusione, ‘materia prima secondaria’ fondamentale per la produzione di nuovi prodotti. Questa materia prima secondaria prodotta, invece che essere usata come combustibile per gli inceneritori (il famoso Cdr, ora chiamato Css) viene venduta ad un costo che va da 1/6 a 1/14 rispetto al granulato tradizionale a base di plastica vergine, quindi un costo estremamente competitivo sul mercato, e con essa è possibile produrre un’infinità di oggetti, costruire panchine, finanche ricavarne gasolio come per esempio fa una multinazionale di Singapore che sottopone a frammentazione molecolare il granulato prodotto dal centro di Vedelago”.
“Si aggiunge inoltre – concludono i “grillini” – che, come prevedeva il contratto del 2008 sottoscritto dallo stesso Albertoni Franco, l’ uso di compattatori a metano per il ritiro dei rifiuti renderebbe anche il sistema di trasporto dei rifiuti di Cremona ecologico. Quindi chi continua a sostenere che l’inceneritore sia l’unico passaggio fondamentale per evitare lo smaltimento dei rifiuti in discarica dice una falsità e inganna l’opinione pubblica non portandola a conoscenza delle reali possibilità di riciclo completo che esistono oggi sul mercato nazionale. Giungere al traguardo di ‘Rifiuti Zero’ non è un’utopia come ci vorrebbero far credere, è una realtà fattibile (esistono già molti esempi in Italia) che si può concretizzare usufruendo di un apporto di risorse finanziarie drasticamente inferiore rispetto a quelle quantificate per la realizzazione di un nuovo inceneritore”.
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