Cultura

Un libro su Cesira Ferrari, filandiera cremonese, simbolo della violenza sulle donne

Giovedì 15 settembre 2011 (ore 18) nella Saletta Mercanti di via Baldesio 10 viene presentato il libro La storia della “povera” Cesira. Una tragedia femminile nell’Ottocento cremonese. Cesira Ferrari è simbolo della violenza sulle donne ancora vivo nella memoria storica dei cremonesi.
All’incontro, Maria Luisa Betri, docente di storia dell’Università degli Studi di Milano che affronterà il tema “Donne e lavoro nel secondo Ottocento, tra campagna e fabbrica” e  Gemma Mantovani, avvocato, che interverrà, invece, sui diritti delle donne tra passato e presente. Alla fine, con Carla Milanesi e il coro Il Cantiere una rivisitazione in chiave musicale delle vicende di Cesira e del lavoro in filanda.

Il nome e la storia di Cesira Ferrari, filandiera cremonese vittima, alla fine dell’Ottocento, della violenza assassina del marito, è per i cremonesi un simbolo ancora vivo nella memoria storica della città. Focalizzare l’attenzione, a oltre un secolo di distanza, sulla sua storia rappresenta un modo per sottolineare che il fenomeno della violenza contro le donne deve essere un argomento di dibattito e di denuncia e non più di cronaca nera. La violenza contro le donne rappresenta oggi una vera e propria emergenza a livello mondiale che si manifesta in molteplici forme, annidandosi spesso proprio all’interno delle relazioni familiari. Sappiamo anche che la violenza di genere non ha tempo né confini, non risparmia nessuna cultura né paese, industrializzato o in via di sviluppo, è trasversale a tutte le classi sociali e, sempre più spesso, va a colpire l’emancipazione culturale ed economica, l’autonomia e la libertà delle donne. E’ una ferita profonda per la società: non va dunque relegata alla sfera del privato, ma va affrontata come una vera e propria piaga sociale, come un problema che investe l’intera comunità. Nasce da questa consapevolezza il progetto A passi affrettati… contro la violenza che vede riuniti in rete Soroptimist Club Cremona, capofila, Comune di Cremona, Provincia di Cremona, Consigliera provinciale di parità e gli altri club femminili cremonesi: Inner Wheel, Lions Cremona Duomo, Lyceum, Zonta, con il sostegno di Regione Lombardia.
Un progetto che vuole contribuire a creare una coscienza collettiva sul problema, promuovendo, a partire dai giovani – adulti di domani – un cambiamento culturale. Perché senza una cultura del rispetto, della parità e della legalità, senza una sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro i pregiudizi e gli stereotipi di genere la violenza contro le donne troverà sempre terreno fertile.

Mariarosa Capeletti
presidente Soroptimist International d’Italia Club di Cremona

 

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