Pm10, Bordi: 'Industrie e traffico? A Soresina più sforamenti che in città'
La notizia di Cremona nella lista nera per inquinamento atmosferico a livello europeo (fonte Agenzia europea per l’Ambiente) ha suscitato parecchie reazioni. Anche da parte del Comune che, in risposta ad alcuni commenti pubblicati sotto l’articolo di Cremonaoggi, ha fatto pervenire una nota. “Senza nulla togliere alla serietà del lavoro svolto – si legge nel documento del Comune firmato dall’assessore all’Ambiente Francesco Bordi – forse sarebbe il caso di non considerare i capoluoghi di provincia come realtà a sé stanti, ma quanto agglomerati urbani inseriti in un contesto ben più ampio, quello della Pianura Padana, dove la qualità dell’aria è comunque in generale compromessa. Non si può focalizzare l’attenzione esclusivamente su Cremona città, come si è letto in alcuni commenti ai dati pubblicati, insistendo sugli insediamenti industriali o sulle problematiche della chiusura al traffico del centro storico, perché sarebbe fuorviante rispetto ad una problematica che invece investe tutti i comuni della provincia, dove addirittura per alcuni di questi, e i dati lo dimostrano, la situazione a livello di “sforamenti” annuali è addirittura superiore rispetto al capoluogo”. In allegato alla nota una tabella che mostra i giorni di superamento da gennaio ad aprile 2011 con Soresina che supera la centralina cittadina di via Fatebenefratelli, ad aprile di nove giorni e a marzo di sei.
“Quando si parla di inquinamento – continua il testo del Comune – anche per una sempre più diffusa e giusta sensibilità verso i temi ambientali, spesso accade però di incorrere in affermazioni troppo semplicistiche, che non tengono conto di tanti fattori, che ormai dovrebbero essere noti a tutti, ad iniziare dalla particolare posizione geografica del nostro territorio, solo per citarne uno, come del fatto che Cremona si trova al centro di un’area pianeggiante molto vasta ormai fortemente antropizzata. L’esperienza ha inoltre insegnato che più l’inverno è freddo e secco, più si aggrava la concentrazione delle polveri che, data la conformazione della pianura padana, non riescono a disperdersi. In queste condizioni il Piano regionale contro l’inquinamento, che viene applicato dal 15 ottobre al 15 aprile da qualche anno a questa parte, è utile, ma indubbiamente non basta. La scala regionale non è sufficiente a dare incisività alle limitazioni che si chiede di adottare”.
“Certamente si devono avviare azioni che contribuiscono alla diminuzione dell’inquinamento. Questa Amministrazione lo ha fatto e lo sta facendo anche in applicazione delle azioni contenute nel PAES e nel recente PRIA della Regione Lombardia. Ricordiamo ad esempio: riduzione dell’uso del riscaldamento negli uffici pubblici imponendo il limite massimo di temperatura a 20°, limitazione del riscaldamento nelle scuole pubbliche durante i periodi di chiusura, implementazione dei controlli per verificare l’attuazione della normativa in materia di emissioni dei veicoli, nonché del rispetto dell’obbligo di spegnere il motore in caso di sosta prolungata, campagne di controllo delle caldaie, miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici ricorrendo all’utilizzo di energie alternative (si pensi all’installazione di pannelli solari su edifici scolastici), adozione di programmi di mobilità sostenibile (potenziamento del sistema di bike sharing, per citarne uno) o la recente delibera per la graduale dismissione dell’inceneritore”.
“Resta il fatto – conclude il documento – che, parlando di aria, è indispensabile un’azione che coinvolga non solo l’intera Lombardia, ma anche tutto il Nord Italia, perché il problema non è solo di Cremona. E tale coordinamento, che l’Amministrazione comunale auspica e sostiene, va portato avanti ad un livello certamente più alto rispetto a quello locale”.
MANFREDINI (PD): ‘BORDI SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI
“L’assessore non si arrampichi sugli specchi parlando dei superamenti fatti a Soresina”, replica la consigliera democratica Alessia Manfredini. “Il problema dello smog nella nostra città rappresenta un dato preoccupante e nonostante alcuni propositi dell’Assessore nulla di concreto é stato attuato in questi quattro anni. Bordi dovrebbe ammettere che non é riuscito ad imporre alla sua maggioranza e alla sua giunta azioni concrete: basta pensare al piano della sosta e della mobilità (ancora in bozza), al piano antismog (con troppe deroghe) al piano d’azione per l’energia sostenibile (rimasto sulla carta), al piano delle piste ciclabili. Invito all’Assessore a non aprire la sua campagna elettorale prima del tempo, e fare dei distinguo a vuoto, ma a recuperare il tempo perduto ed applicare rigorosamente la legge regionale in vigore e mettere in campo azioni concrete e verificabili”.
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