Cronaca

Scossa di terremoto alle 8.57, ma è solo l'inizio della maxi esercitazione

La scossa di terremoto nelle zone di Soncino, Casaletto di Sopra, Romanengo e Ticengo sarà alle 8.57 di venerdì. Comincerà così la maxi esercitazione sul rischio sismico, che coinvolge i territori provinciali di Bergamo, Brescia e Cremona nei giorni 18, 19 e 20 ottobre 2013. Nel territorio cremonese parteciperanno in totale 300 volontari, a fronte di 550 accreditamenti, 2 i campi che sarannoallestiti.
Poco prima delle 9, dunque, il terremoto. A quel punto partiranno telefonate (simulate dalla Prefettura) di cittadini che chiedono aiuto agli enti di soccorso: 118, 112, 115 e 113. A Romanengo verrà evacuata la scuola, a Soncino quattro plessi scolastici. Anche negli edifici pubblici delle zone interessate tutti dovranno scendere in strada seguendo le procedure. Nel frattempo, arriveranno i soccorsi. Da Romanengo soprattutto partiranno segnalazioni di crolli e i quattro sindaci contatteranno la Prefettura per chiedere aiuto. Vigili del Fuoco e 118 si recheranno a Romanengo dove, alla scuola, mancheranno all’appello un bambino e un operatore scolastico (sarà in realtà un vigile del fuoco). Partiranno le procedure di recupero dei due soggetti e l’affidamento al 118. Intanto, la Prefettura convocherà il centro coordinamento dei soccorsi e attiverà la sala operativa.
Alle 10 una seconda scossa che coinvolgerà in particolare Soncino che – nella simulazione – cadrà a pezzi. Il posto di comando avanzato dei Vigili del Fuoco si sposterà là, dove verrà allestito una campo di accoglienza, l’altro sarà organizzato a Romanengo. I Comuni, colpiti dal terremoto, si trasferiranno in edifici già valutati come sicuri, per Soncino la sede antisismica dell’associazione Grifone, per Romanengo una palazzina della palestra. A Soncino verrà attivato un centro operativo misto e il centro operativo si sposterà da Cremona alla tensostruttura dedicata.
Nel pomeriggio ci sarà la verifica degli acquedotti con uno scenario di una fuga del gas a Casaletto di Sopra.
Nella giornata di sabato, verranno messi in campo degli scenari ‘tipo’: un incidente stradale di un furgone sul ponte (lesionato) del fiume Oglio con svernamento di sostanze e ricerca di un disperso, un crollo di un ponte con istruzione del naviglio civico e una messa in sicurezza dei beni culturali alla Rocca di Soncino. Verrà simulato anche l’arrivo della popolazione sfollata al campo di Soncino, coinvolti per questo i gruppi scout.
Nella giornata di domenica, smontaggio del campo e pranzo ‘ufficiale’ di chiusura dell’esercitazione. Nella simulazione non ci sarà la caduta della rete telefonica, ma verranno coinvolti Ari (Associazione Radioamatori Italiana) e Telecom. Presneti anche le aziende che si occupano di reti idriche ed elettriche. Sabato, inoltre, arriveranno alcuni funzionari della protezione civile nazionale per vedere i vari scenari alla presenza anche dell’assessore regionale alla Protezione Civile Simona Bordonali.
“La Lombardia, come il resto del Paese, è considerata una zona a rischio sismico – ha commentato l’assessore regionale nel corso di una conferenza stampa in Regione – Per questo è fondamentale prepararsi, in tempo di pace, a un’emergenza che si spera non si verifichi mai, ma che non si può escludere a priori”.

In mattinata, a Crema conferenza stampa dei comitati ambientalisti. “Siamo contenti dell’esercitazione – hanno detto – ma vorremmo fosse fatta anche a Sergnano e Bordolano dove ci sono gli impianti di stoccaggio del gas che attualmente non sono ancora dotati dei piani di emergenza esterna”.

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