Cronaca

Pd verso nuova assemblea, Pezzoni: "Da società civile i candidati a sindaco"

Saranno scelti anche in base al parametro del numero di abitanti nelle varie ripartizioni territoriali i 50 rappresentanti dell’assemblea provinciale del Pd, su cui stanno lavorando il segretario in pectore Matteo Piloni e i tre membri della segreteria indicati da Titta Magnoli, Andrea Virgilio, Marco Pezzoni e Luciano Toscani. Tutti al lavoro, in tempi ristrettissimi, per dare rappresentanza al territorio provinciale, in vista della convenzione del 27 ottobre  per l’elezione della segreteria che dovrà traghettare il partito  verso le elezioni amministrative 2014. Lo sforzo organizzativo di questi giorni è di strutturare il territorio in quattro circoscrizioni: Cremona e circondario (area vasta che parte dai comuni della cerchia e arriva fino a Vescovato e Robecco d’Oglio), in cui verranno eletti 18 rappresentanti; Crema e cremasco, territorio in cui il partito è già ben strutturato essendo stato fino a qualche anno fa federazione a se stante rispetto a Cremona, con altri 18 rappresentanti; la fascia di comuni compresa tra le prime due aree, che conta comuni importanti come Pizzighettone e Soresina, un territorio “di mezzo” che potrà contare su 8 membri in assemblea; infine l’area casalasco-piadenese con altri 6 membri. Un parlamentino locale a cui la nuova segreteria affida il compito di rappresentare esigenze e  problematiche reali per intercettare le preferenze (e i voti) di quella società civile che si sta sempre più allontanando dai partiti tradizionali. Parlando di amministrative per Cremona città, i gruppi di lavoro (circoli e consiglieri comunali) sono attivi già dall’estate per elaborare una piattaforma programmatica che trovi la più vasta adesione dell’associazionismo, il mondo da cui proviene anche l’unico candidato il cui nome circola da mesi, Gianluca Galimberti, senza che il diretto interessato abbia mai confermato le proprie intenzioni.

Alternative alla sua candidatura al momento non trapelano, ma per Marco Pezzoni – da anni impegnato nell’associazionismo cattolico e in campagne civili sulla green economy – è a quel mondo che il centrosinistra dovrà necessariamente guardare per trovare il nuovo sindaco di Cremona. “Il dibattito interno al Pd – ci spiega l’ex parlamentare dell’Ulivo – è molto più avanzato di quanto certe rappresentazioni giornalistiche lo facciano sembrare. Il centrosinistra  nel suo complesso è molto più avanti. C’è un forte processo in atto, a favore del rilancio di una coalizione di centrosinistra (Pezzoni parla di un “centrosinistra allargato”) come luogo aperto alla società civile, dalla quale auspico che provenga più di un candidato, nel qual caso si andrà alle primarie. Tutto questo sta nella migliore tradizione delle esperienze di governo e nel Dna stesso del Pd. Dobbiamo partire dal concetto di una totale parità democratica tra cittadini, per cui tutti hanno uguale diritto di contribuire ai programmi di autogoverno amministrativo delle città e dei territori”. Un processo che esclude ogni possibilità di eventuale accordo con pezzi dell’attuale maggioranza al governo della città, che potrebbe sfaldarsi visti anche i trambusti interni al Pdl – Forza Italia e all’anomala posizione della Lega a Cremona: “Il bipolarismo è un valore democratico – conclude Pezzoni – una garanzia di alternativa al centrodestra di Perri”.

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