Cronaca

Inceneritore, la delibera bipartisan passa, ma irrita il capogruppo Pdl

Votata con 34 voti a favore su 35 e un solo astenuto, Giancarlo Schifano dell’Idv, la delibera con cui il Consiglio Comunale aderisce alle raccomandazioni della commissione Europea e di Regione Lombardia in materia di smaltimento dei rifiuti. Si chiude un’era, quella degli inceneritori, dichiarati sorpassati e di cui Cremona era stata tra gli antesignani, con la costruzione dell’impianto di san Rocco. La delibera, che segna l’impegno del Comune ad adoperarsi per la riduzione dei rifiuti, il riuso dei materiali e la raccolta differenziata spinta, in sintonia con il piano rifiuti provinciale, è stata introdotta dall’assessore all’ambiente Francesco Bordi che ha preso le mosse dalla risoluzione di Bruxelles, tra i cui fini figura “un miglior utilizzo delle risorse, creare lavoro e ridurre dipendenza da Paesi produttori di materie prime” con la prospettiva della creazione di 200 mila posti lavoro entro il 2020.

Ma a far discutere, come già si era capito la scorsa settimana, sono stati i distinguo sorti all’interno del gruppo Pdl circa l’opportunità di accogliere l’emendamento del Pd che indica nei “primi mesi del 2014” il termine entro cui il Comune dovrà far partire la raccolta differenziata al 100% dei residenti. Come ha spiegato la Pd Alessia Manfredini, “il testo finale della delibera passata in Giunta, ha accolto la richiesta dal Pd, che tra l’altro è coerente con un altro atto della Giunta Perri, l’approvazione nel giugno scorso del piano economico finanziario di Aem gestioni nel quale si parlava di “totalità” del porta a porta sul territorio comunale a partire dal 2014″.

Una convergenza tra l’assessore Bordi e il Pd che evidentemente non è piaciuta a tutto il Pdl. “E’ del tutto meritorio – ha detto il capogruppo Luca Grignani – e logicamente giusto che si vada nella direzione della raccolta differenziata 100%, pur non essendo possibile l’eliminazione di colpo del termovalorizzatore” (come richiesto da un emendamento di Schifano proposto nel corso del dibattito). “Non trovo corretto – ha continuato il capogruppo –  io personalmente, e ne abbiamo parlato anche nel gruppo, porre una data, entro i primi mesi del 2014, il che significa a primavera. Per tranquillità dell’assessore, si sappia che riterrei già eccezionale il fatto che l’estensione della differenziata a tutta la città si facesse tra ottobre e novembre 2014. Non capiamo la motivazione di questa pressione della minoranza a specificare una data.  Non c’era nessun bisogno di indicarla, perchè non c’erano dubbi che si sarebbe andati in quella direzione. Conosciamo benissimo la determinazione dell’assessore Bordi”.

Grignani  ha in un primo tempo lasciato libertà di coscienza  a ciascun consigliere  circa il voto; chiarendo in un secondo intervento  che il gruppo avrebbe votato a favore.

L’emendamento di Schifano chiedeva invece la chiusura definitiva e inderogabile dell’impianto di incenerimento entro il dicembre 2014. “Se si incentiva la differenziata, come dite a parole,  a che serve l’inceneritore?”.

Maura Ruggeri, capogruppo Pd, è poi intervenuta a sostegno dell’atto di indirizzo, apprezzando “la volontà di venire in Consiglio con questa delibera, emanazione anche dal Consiglio regionale. C’è unanimità trasversale sullo stop al recupero energetico dei rifiuti, un segnale preciso di cambiamento politico culturale. La differenziata porta a porta da noi segna il passo. Assolutamente necessario concretizzarla superando le resistenze che indubbiamente sorgeranno”. Il passaggio successivo della Ruggeri  è stato critico in quanto nulla sanno i consiglieri degli indirizzi che il Comune dà ad Aem in tema di gestione rifiuti e non solo. “Avevamo chiesto trasparenza e ci era stata promessa – ha detto Ruggeri – non possiamo venire a sapere le cose solo perchè si convoca una commissione Vigilanza. C’è un problema di trasparenza sugli indirizzi che il Comune dà alle  proprie partecipate”. La tirata d’orecchie è però principalmente rivolta ad Aem, chiamata a svolgere un ruolo attivo nelle proposte di superamento del termocombustore.

A sottolineare la quasi frattura in maggioranza è stato il consigliere Pd Mauro Fanti: “Dibattito surreale. Questa delibera con emendamento della commissione, ha già ricevuto il consenso della Giunta. E’ interessante notare che Grignani non è d’accordo con la sua giunta.  Votare secondo coscienza è una costante, del resto”.

Caterina Ruggeri (Pd) ha poi rimarcato l’importanza della condivisione bipartisan della delibera regionale giunta anche dal Forum Rifiuti di Crema, mentre Bordi ha chiarito che “occorre uniformare un sistema di pagamento e un sistema di raccolta anche nell’ottica del regolamento Tares che impone la copertura al 100% dei costi del servizio”.

Grignani ha puntualizzato che “evidentemente mi sono espresso male. La delibera di giunta è perfetta. Io avevo espresso la mia opinione a proposito dell’emendamento del consigliere Schifano che richiama quello chiesto dai consiglieri Pd in commissione. Mi sembrava una forzatura sospetta quella di dire “entro i primi mesi del 2014”. Se poi la giunta non riuscirà a fare le cose nei primi mesi del 2014 ma programmerà i lavori per i mesi successivi, bene, mi auguro che sia ancora questa amministrazione a poterlo fare”.

Alla fine, voto quasi unanime, con l’ultima frecciata ironica del presidente del Consiglio Alessio Zanardi. “Chiede ancora la parola l’assessore Bordi. Vuole l’applauso?”

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