Cronaca

Utenza acqua tagliata Il Comune corre in aiuto di Maria

Nella foto, l’assessore Amore

E’ già stata ripristinata l’acqua potabile a Maria, la 57enne cremonese residente al quartiere Zaist ridotta sul lastrico dal compagno e impossibilitata a pagare le bollette, tanto che si è vista tagliare le utenze. La sua vicenda è stata raccontata dall’avvocato Monia Ferrari che ha scritto una lettera al sindaco Oreste Perri chiedendogli un intervento. Venuto a conoscenza del problema, il primo cittadino ha contattato l’assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore. Il caso è stato studiato ed è stato ritenuto che la sua particolarità giustificasse il ripristino. L’ente locale si accollerà il debito di 1800 euro con Padania Acque, mentre per le successive bollette sarà posto in essere un piano di rateizzazione. “Quando le ho comunicato la notizia”, ha detto l’avvocato Ferrari, “la mia cliente si è messa a piangere dalla gioia”. Da parte sua, l’assessore Amore ha spiegato che “su mandato del sindaco faremo un protocollo ufficializzato anche in commissione con Padania Acque affinchè nessun cittadino abbia in futuro tagli dell’acqua”. “Non dobbiamo però generalizzare”, ha puntualizzato Amore. “Quella della signora è una situazione particolare sia da un punto di vista sociale che di salute, e quindi è stato valutato in un determinato modo sia da parte dei servizi sociali che da parte del sindaco”. “Interverremo per quanto riguarda la morosità dell’utenza”, ha concluso l’assessore. “La signora si è impegnata a rientrare da un punto di vista del pagamento delle fatture sulle altre utenze che hanno degli arretrati di diversi anni”.

L’INTERVENTO DI MAURA RUGGERI, CAPOGRUPPO PD. “Il drammatico caso – afferma la capogruppo Pd in Consiglio Comunale Maura Ruggeri –  segnalato dall’avvocatessa Ferrari, che ci auguriamo, avrà attenzione ed accompagnamento da parte dei servizi sociali, è emblematico perchè costituisce un esempio concreto di come possa essere rapido il passaggio da una condizione di normalità a quella di indigenza, in assenza di reti familiari e sociali di aiuto. Si tratta di situazioni che spesso sfuggono alla conoscenza dei servizi,  perchè le persone coinvolte non rientrano nella casistica di  coloro che conoscono i percorsi per chiedere assistenza, ma non per questo sono meno drammatiche ed urgenti.
Gli strumenti del monitoraggio messo in atto sui casi sociali non bastano più per far fronte alle nuove emergenze, occorrono nuovi strumenti e una più efficace attivazione delle risorse della comunità, anche perche’ le situazioni  di poverta’ sono destinate  purtroppo ad aumentare.
Rilanciamo pertanto  una proposta  concreta : quella della costituzione di un fondo di solidarietà’ per concorrere al pagamento delle utenze (luce,acqua e gas)  che sta diventando un problema sempre piu rilevante per le persone in condizioni di povertà alla  cui costituzione e gestione partecipino,oltre al comune, nche soggetti privati (fondazioni ed altri soggetti della solidarietà’ sociale); un progetto che aveva avuto l’assenso del Consiglio Comunale, ma a cui non risulta sia stato dato alcun seguito”

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