Cronaca

Pd in cerca di un segretario i renziani si riuniscono ma niente strappi

Nella foto, l’allestimento dell’ultima festa del Pd

Prima riunione del dopo ferie, presso la sede del Pd, del gruppo dei renziani cremonesi. “Un incontro informale, per parlare delle ultime uscite pubbliche di Renzi, della sua disponibilità al ruolo di segretario e vedere come organizzarci per dare il nostro contributo”, afferma Luciano Toscani, tra i partecipanti insieme ad Alessia Manfredini e a un’altra decina di persone. Il tema più d’attualità, non solo sul piano nazionale ma anche qui, è la scelta del segretario, ma Toscani non si sbottona, non solo sui nomi, ma nemmeno sulle caratteristche che dovrebbe avere il successore di Titta Magnoli. Presto verrà comunque fatto circolare un documento con le riflessioni e le proposte dei renziani cremonesi. Il primo appuntamento in scaletta è l’assemblea  nazionale del 21 settembre, dove si dovrà decidere la data del congresso e le regole, tema a cui i renziani sono molto sensibili.

Localmente il Pd cerca di superare la divisioni interne ma le visioni culturali e politiche restano molte e differenti. Sul tema dei rifiuti ad esempio. “A mio parere – afferma Alessia Manfredini – il Pd non ha bisogno di segretari che siano funzionari del partito, lo ha detto anche Titta Magnoli; ma di persone inserite nel contesto sociale, in diretto collegamento coi territori  e che possano fare sintesi delle varie questioni che si intersecano da Casalmaggiore a Crema. “Nessuna volontà di esclusione né di rottura. Dobbiamo andare oltre i motivi di divisione del passato anche recente. Lo stesso Magnoli ha dichiarato che serve un partito diverso, più snello, assolutamente ancorato alle problematiche del territorio”.  E per dimostrare che la coesione  del partito è a questo punto fondamentale, pare che i renziani non  proporranno nomi per il ruolo di segretario provinciale.  Un ruolo, d’altra parte,  che al momento ha visto solo una serie di no da parte dei possibili papabili (dal cremonese Virgilio al cremasco Cavalli).

A non voler sentire più parlare di correnti è Andrea Virgilio, pizzettiano: “Termine vecchio, da mettere nel cassetto. Parliamo piuttosto di persone: valorizzare le specifiche competenze sia di chi lavora nel partito sia di chi ne sta fuori.  La questione del nome del segretario per me non esiste, anche perchè a Cremona la cosa su cui stiamo ragionando è la stesura di un piano programmatico che faccia il bilancio dell’azione amministrativa degli ultimi quattro anni e stabilisca le priorità del Pd alle prossime elezioni. Credo che sarà pronto entro ottobre, mentre per il congresso non c’è neppure la data”. Varie le voci a questo proposito, da chi intende aspettare l’esito di quello nazionale a chi al contrario vorrebbe un iter con tutti i crismi: piano provinciale, regionale e quindi nazionale. Intanto la settimana prossima si terrà la riunione della segreteria cittadina Pd.

Intanto Gianluca Galimberti, ex presidente dell’Azione Cattolica, papabile per la candidatura di sindaco non scioglie le riserve. “Ho bisogno di tempo per valutare un po’ di cose – ha detto al telefono – Se sono corteggiato? Da mia moglie sicuramente. A parte le battute, è davvero un momento serio di riflessione che coinvolge la mia famiglia e il mio lavoro. Certe scelte devono maturare così”. Nel caso di una discesa in campo, Galimberti dovrebbe partecipare alle primarie del centrosinistra. “In generale – ha concluso ogni strumento serio di coinvolgimento e di condivisione è bellissimo. Tutti devono contribuire, solo coinvolgendo i cittadini possiamo uscire da questo momento di difficoltà”.

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