Cronaca

Nell'anno di Cremona Città Sport, in picchiata alle olimpiadi delle province

Beffa nell’anno di Cremona città dello sport. Il Sole24 ore ha pubblicato l’indagine sull’indice di sportività delle province italiane, graduatoria elaborata prendendo in considerazione trentacinque indicatori, cinque in più del 2012. Cremona passa dal 32esimo posto dello scorso anno al 43esimo del 2013 con 572,3 punti. La prima della classifica è Genova, seguita da Trento e Livorno. Le province vicine: 12esima Parma, 23esima Brescia, 31esima Bergamo. Peggio di noi Mantova (81esima) e Lodi (90esima). Per quanto riguarda i singoli indicatori, crescono gli sport di squadra (da 17esimi passiamo a 15esimi), diminuiscono gli sport individuali (dal 46esimo piazzamento al 71esimo). In caduta anche nella graduatoria sui tesserati (eravamo 30esimi, siamo 37esimi) e nella categoria ‘sport, storia e società’ (69esimi invece che 59esimi). Una inversione di tendenza rispetto alla classifica 2012 che aveva visto Cremona fare un balzo in avanti rispetto all’anno precedenze.
“In questo anno – ha commentato il consigliere con delega allo sport Marcello Ventura – c’è stata una flessione della partecipazione allo sport sicuramente per ragioni dovute alla crisi economica, dunque ai costi dei corsi e di ingresso nelle strutture. Spero che con Cremona città sport e con le nostre iniziative per raggiungere lo sport di base Cremona possa risalire in classifica”.

Pos. Provincia Tesserati Sport squadra Sport individuali Sport, storia, società
1 Genova 1 1 7 8
2 Trento 5 41 2 1
3 Livorno 6 33 3 2
12 Parma 53 2 31 49
23 Brescia 18 28 14 42
24 Milano 35 46 25 7
31 Bergamo 38 21 38 43
43 Cremona 37 15 71 69
46 Piacenza 21 25 75 65

L’INDICE DI SPORTIVITA’

Sono 35 gli indicatori presi in considerazione per determinare l’Indice di sportività: cinque in più rispetto al 2012 al fine di rappresentare il maggior numero di fattori che caratterizzano il sistema sportivo nel suo complesso. L’indice di sportività, per il 2013, si arricchisce di classifiche che riguardano l’alfabetizzazione motoria, la presenza sul territorio della stampa e dei media sportivi e, in occasione dei 150 anni del Cai, la voce “sport e montagna”.
L’importanza della relazione tra sport e turismo ha portato a raddoppiare l’indicatore, con la creazione di due voci, la prima per “turismo sport e natura” e la seconda “turismo sport eventi”. Doppio indicatore anche per gli sport individuali “minori”, suddivisi tra quelli indoor e quelli all’aperto, mentre mantengono l’autonomia le discipline più diffuse (ciclismo, atletica, nuoto, tennis e sport invernali. Un nuovo parametro, poi, intende misurare gli effetti della crisi economica, considerando la scomparsa di squadre e la rinuncia di altre a partecipare ai campionati di maggior livello.
Sulla base dell’ultima rilevazione statistica del Coni, oltre agli atleti tesserati e alle società, compare quest’anno l’indicatore della presenza di dirigenti e tecnici. E pure nuovo è quello relativo alle associazioni sportive che fanno capo agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni. L’indicatore “Londra 2012”, infine, considera la partecipazione degli atleti all’Olimpiade e i risultati ottenuti.
Le modalità tecnico-statistiche per la determinazione delle classifiche non sono state modificate rispetto agli anni precedenti. Per ogni disciplina/fattore sportivo è stato calcolato il peso percentuale provinciale sul dato nazionale; valore poi rapportato a quello corrispondente riferito alla popolazione residente in provincia nel 2012. Il risultato rappresenta l’indice di diffusione quali-quantitativa di ogni disciplina/fattore nelle 110 province. Il valore dell’indice più elevato viene successivamente rapportato a 1.000 e su tale base vengono determinati tutti gli altri valori provinciali. In una fase successiva le discipline e i relativi indici (in base 1.000) sono raggruppati in quattro macro-aree: società e tesserati (il cui peso sul totale è pari al 15 per cento), sport di squadra (30 per cento), sport individuali (30 per cento), aspetti sociali e storici (25 per cento).

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