Cronaca

'La prima cosa da cambiare a Cremona?' I grillini pensano a un centro d'ascolto in vista delle comunali 2014

Sopra, una delle ultime iniziative dei 5 Stelle contro le limitazioni alla musica

Anche il Movimento 5 Stelle cremonese verso le comunali 2014. Mentre il Pd si interroga sulla possibile candidatura di Gianluca Galimberti e il Pdl decide se riproporre il Perri-bis senza l’appoggio della Lega, i grillini provano a riagganciare il territorio. Passata la pausa estiva, infatti, è in cantiere l’allestimento di un centro di ascolto per i cittadini presso la sede di via Cadore 13. “Ci stiamo preparando per aprire un centro di ascolto presso la nostra sede – annunciano sul web – Metteremo qui, sul nostro sito cr5stelle.it e sulla porta della sede, gli orari di apertura. Cercheremo di dare la massima disponibilità e di avere personale volontario che possa prendere nota delle istanze dei cittadini. Perdonate se non saremo aperti sempre a tutte le ore, ma vogliamo dare serietà e un minimo sindacale di presenza fissa durante la settimana, incastrando anche i nostri impegni lavorativi”.
Per anticipare l’iniziativa del centro di ascolto, i grillini hanno lanciato un sondaggio su Facebook. “Quale sarebbe la prima cosa che cambiereste di Cremona?”, hanno chiesto. E giù una valanga di commenti. “I cremonesi”, scrive qualcuno. “Rimettere la viabilità di via dante e viale Trento Trieste come erano prima”, il post di un altro. “Mezzi pubblici più funzionali e a un costo popolare così da poter chiudere il centro ai perditempo in auto. Questi potrebbero parcheggiate alle porte della città ed usufruire dei mezzi pubblici. L’inquinamento sarebbe ridotto e nelle casse comunali entrerebbero più soldi. Magari ripristinare i vecchi cavi per i pullman elettrici. Inoltre farei in modo di accorciare i tempi della burocrazia comunale”, commenta un altro. E ancora, “Chiudere il Kavarna”, “Vivacizzare il centro”, “Servizi sociali e criteri accesso scuole con precedenza al cremonese che paga le tasse”, “Creare un mercato fisso di prodotti a km 0 per rilanciare il consumo di alimenti di stagione e della zona” e “Piste ciclabili”.”Cosa cambiare? Il sindaco”, si legge in conclusione.

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