Cronaca

Maltrattamenti alla figlia, confermati per il papà sei anni e otto mesi

E’ stata confermata in corte d’appello a Brescia la condanna a sei anni e otto mesi di reclusione pronunciata il 6 dicembre del 2012 dal gup di Cremona Letizia Platè per Ashraf S., 31 anni,  il papà egiziano residente a Soresina accusato insieme alla moglie Rehab S., 25 anni, di aver maltrattato la loro figlioletta di quattro anni, “facendola oggetto di ripetuti atti di violenza e sevizie fisiche, fino ad attingerla con dei morsi sul dorso”. Per la donna, i giudici di Brescia hanno diminuito di un terzo la pena: quattro anni e quattro mesi (in primo grado era stata condannata a sei anni e otto mesi come il marito). Nella sua ordinanza, il gip Guido Salvini aveva parlato di “Shaken Baby Syndrome”, “che consegue ad un violento scuotimento del capo”. Nella versione fornita dai genitori, la bambina sarebbe caduta dalle scale dell’appartamento in cui la famiglia nordafricana viveva. Secondo i consulenti tecnici della procura, invece, “è possibile escludere che la sera del 26 dicembre 2011”  la piccola “sia caduta dalla sommità della scala di casa o comunque dalla porzione più elevata della stessa”. In particolare, “gli elementi tecnici di ordine medico legale e neuroradiologico, nel loro complesso considerati, consentono di ritenere che: talune delle lesioni riconducibili ad almeno un evento traumatico recente sono compatibili con una caduta dai gradini più bassi della scala di casa verificatasi la sera del 26 dicembre 2011; altre lesioni riconducibili ad almeno un evento traumatico recente, il gravissimo quadro lesivo intracranico, nonché le emorragie retiniche bilaterali sono espressione quanto meno in termini di elevata probabilità, di una sindrome del bambino scosso, sindrome dovuta al violento scuotimento della bambina da parte di un soggetto adulto, attuato indicativamente 12-24 ore prima delle ore 16,31 del 27 dicembre 2011”. Il padre è tutt’ora rinchiuso nel carcere di Cremona, mentre la madre, almeno fino a quando la condanna diventerà definitiva, è ospitata in una casa famiglia. La bambina, che ora sta meglio, è ricoverata in un centro specializzato a Como. La madre può farle visita una volta al mese. Sul corpo della piccola il medico legale aveva riscontrato 27 segni di lesioni. Secondo l’ultima relazione medica, non è più in pericolo di vita, ma “i danni cerebrali e neurologici che ha subito sono in buona parte irreversibili”. Il papà era stato fermato dalla polizia di Cremona il 6 gennaio del 2012 durante un tentativo di fuga all’aeroporto di Bergamo con in mano un biglietto di sola andata per Alessandria d’Egitto.

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