Nubifragio, risoluzione unitaria alla Camera e discussione in Regione
AGGIORNAMENTO – Danni all’agricoltura dovuti al maltempo. In Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati è stata approvata una risoluzione unitaria (Pd, Sel, lega e Pdl) riferita sia al periodo primaverile, sia all’evento eccezionale di sabato 13 luglio che ha colpito il cremonese e casalasco con trombe d’aria e grandine. Dopo ampia discussione, partendo da due testi differenti, i deputati sono approdati ad un testo unitario nel quale è stato accolto l’emendamento presentato dal cremasco Franco Bordo di Sel che ha fatto ricomprendere anche i danni del 13 luglio tra quelli considerati per interventi governativi. La risoluzione impegna il Governo “ad attivare ogni necessaria e possibile iniziativa per alleviare la situazione di grave crisi del comparto agricolo lombardo anche mediante: la predisposizione urgente del decreto che riconosca la pubblica calamità, al fine di provvedere al ristoro economico dei danni a valere sul fondo di solidarietà nazionale nonché l’impegno a finanziare adeguatamente gli interventi utili a sostegno degli agricoltori lombardi; l’intervento nei confronti degli organi comunitari competenti, affinché gli eventi descritti siano riconosciuti come riconducibili a «forza maggiore e circostanze eccezionali», ai sensi dell’articolo 31 del regolamento (CE)73/2009, e dell’articolo 75 del regolamento (CE)1122/09, onde consentire l’attivazione delle procedure che permettano ai produttori di mantenere il diritto agli aiuti”.
QUESTIONE TRATTATA ANCHE IN REGIONE, ALLONI: “SUBITO STATO DI CALAMITA’, SENZA RITARDI COME PER LE PIOGGE PRIMAVERILI”
La questione è stata trattata, oggi, anche in Commissione Agricoltura in Regione. A calamità naturale si aggiunge calamità naturale, in Lombardia. E mentre ancora Regione Lombardia non ha completato la procedura per la richiesta legata al maltempo dei mesi scorsi che ha messo in ginocchio l’agricoltura lombarda, un altro evento atmosferico pesante ha colpito una parte dei territori regionali.
“Sabato mattina, all’alba, una tempesta di vento, pioggia e grandine si è scatenata sulle aree dei comuni della bassa bresciana, del cremonese e della zona di Viadana, nel mantovano – ha raccontato in VIII Commissione Agricoltura, Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd –. Il tornado ha devastato stalle, campi di mais e di soia, divelto tetti e raso al suolo interi raccolti di cereali, foraggi, pomodori, frutta e ortaggi”. Senza contare gli arbusti caduti e i danni ad alcuni impianti fotovoltaici. Insomma, dalle piogge intense della scorsa primavera a oggi, tra Brescia, Cremona e Mantova “si è compromessa definitivamente la situazione”.
Al presidente della Commissione Fermi, Alloni ha quindi chiesto “un intervento formale verso l’assessore regionale all’Agricoltura Fava affinché affronti tempestivamente questa nuova emergenza e in particolare vengano individuati i territori danneggiati dagli eventi atmosferici eccezionali e garantite le provvidenze di sostegno previste dal decreto legislativo sugli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole per favorire la ripresa dell’attività produttiva”. E, in maniera informale, ha chiesto ancora il consigliere, la Commissione inviti Fava a contattare le associazioni di categoria territoriali.
Ma che non si faccia come per la richiesta di stato di calamità naturale seguita ai danni delle piogge primaverili, si è premurato di precisare Alloni che ha sottolineato quanto emerso nella seduta di oggi della Camera e confermato dallo stesso Fava: “Il Governo ha fatto sapere all’Aula che Regione Lombardia non ha ancora completato la procedura e l’assessore regionale ha effettivamente confermato che mancano ancora alcuni dati – ha detto Alloni in Commissione –. Ma ci ricordiamo ancora le urla di Fava proprio in questa sala quando sosteneva che la Regione aveva fatto la sua parte, era tutto a posto e incolpava il Governo di ritardi nell’iter. Ora, invece, emerge la verità: a Roma non possono fare nulla se Milano non consegna tutta la documentazione richiesta”.
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