Giro di Padania, ora è ufficiale: da Piacenza non si passa La corsa si avvicina a Cremona?
Il Giro della Padania, con la sua lunga coda di polemiche, sembra adesso più vicino a Cremona. La corsa ciclistica di stampo leghista non passerà da Piacenza. Solamente una settimana fa il primo cittadino della città emiliana, Roberto Reggi, aveva aspramente criticato la manifestazione sportiva e il passaggio sul suo territorio. Era stata definita una «pagliacciata» (leggi l’articolo) e l’ipotesi Cremona, in alternativa, non era quindi da escludere. Ora questa ipotesi pare avvicinarsi. Gli organizzatori potrebbero infatti decidere di provare a inserire la zona cremonese nel giro dopo la chiusura delle porte di Piacenza. La gara sarebbe dovuta passare nell’area piacentina l’8 settembre, quando è prevista la tappa da Malpensa Lonate Pozzolo (Varese) a Salsomaggiore Terme (Parma).
«In seguito all’acquisizione del parere degli uffici, il Comune di Piacenza – si legge in una nota stampa con le dichiarazioni del sindaco emiliano – ha deciso di non concedere il nulla osta alla manifestazione sportiva. Sono diversi, infatti, i motivi che impediscono all’Amministrazione di predisporre i necessari provvedimenti per consentire il passaggio della gara ciclistica nel territorio comunale». Tra questi la carenza di personale della polizia municipale in turno ordinario: «Non è possibile poi impiegare il personale in orario straordinario per la mancanza di fondi: le risorse disponibili previste per questo capitolo di spesa sono, infatti, già state completamente utilizzate».
«Per contribuire allo svolgimento del Giro della Padania non sarà possibile contare neppure sull’abituale contributo dei volontari – continua la nota – poiché l’iniziativa è prevista in un giorno feriale e in un periodo nel quale, con largo anticipo a differenza di questa, sono già state organizzate diverse manifestazioni: il 4 settembre si disputerà la gara ciclistica Granfondo Colnago e il 17 e il 18 settembre a Piacenza si terrà la Festa Granda, il tradizionale raduno provinciale degli Alpini».
«Mancano inoltre le condizioni per la chiusura, in un giorno feriale, della Tangenziale sud e delle altre vie – si legge ancora – tutte ad alto scorrimento: in particolare, all’inizio di settembre sull’importante raccordo cittadino è presente un gran numero di mezzi agricoli che vengono impiegati nella campagna del pomodoro a servizio delle tante aziende del Piacentino». «A partire dal 5 settembre – va avanti la nota – è inoltre previsto l’avvio del cantiere stradale che interesserà il tratto tra la Tangenziale sud e il nuovo ponte sul Trebbia in località Quartazzola, sul percorso dell’evento sportivo».
«Contrariamente a quanto hanno sostenuto alcuni esponenti leghisti, non a caso gli unici ad essere interessati all’evento – chiude il sindaco – sarebbero poi nulle le ricadute economiche positive per Piacenza, città solo di transito per la gara ciclistica e non, come altre, sede di partenza o arrivo, dove non si prevedono comunque frotte di migliaia di turisti. Con il passaggio del Giro della Padania, oltre all’impossibilità di garantire le condizioni di sicurezza, Piacenza avrebbe così soltanto disagi e costi, senza alcun beneficio».