Politica

Rimpasto in Giunta: sacrificato Zagni o Demicheli? La componente ex An pronta con Nolli a coordinare il Pdl

Il primo settembre Oreste Perri incontrerà i nove consiglieri della sua maggioranza con il maldipancia dopo le nomine del sindaco nei vari enti (Autostrade, Aem, Fondazione Monteverdi). Ieri sera i consiglieri (con la sola eccezione della Marussich attualmente all’estero) si sono trovati a casa di Roberto Borsella (uno dei nove) per mettere a punto la strategia in vista dell’incontro. Nessun ultimatum sarebbe scaturito dall’incontro ma, dopo una chiacchierata durata due ore e mezzo, si è arrivati a concordare la linea da tenere: nessun ultimatum al sindaco, nessuna uscita dalla maggioranza ma la richiesta forte di essere maggiormente consultati sulla strategia dell’amministrazione e sulle nomine. Ovviamente i 9 vogliono contare di più visto che sono la maggioranza nel partito di maggioranza. Perri, da parte sua, si dice assolutamente tranquillo e certo che ci sarà il chiarimento richiesto “anche  perchè – ha più volte detto – l’unica scelta mia è stata quella di Albertoni all’Aem mentre le altre sono arrivate come inevitabili”.

Questa mattina in Comune, più che i rimbalzi della riunione dei nove contras,  faceva discutere il sempre più probabile rimpasto in Giunta. La fuoriuscita di Ceresa dalla Lega, di fatto, lascia il gruppo del Carroccio con un solo consigliere e tre assessori. Ma quale dei tre assessori sarà sacrificato? Jane Alquati? Alessandro Zagni o Claudio Demicheli? Infatti l’intenzione di Perri sarebbe quella di tenere unito alla maggioranza il gruppo misto – sempre più forte – magari dando loro un assessorato finora in mano alla Lega. Perri non sembra intenzionato a sacrificare l’Alquati. Testa o croce per il tagliato tra Zagni e Demicheli?

Intanto si stanno muovendo le acque dentro il Pdl. Ormai il coordinamento di Mino Jotta sembra giunto al capolinea e per l’autunno dovrebbe esserci un ricambio. La componente ex An è pronta a candidare al ruolo il suo esponente più prestigioso, Roberto Nolli assessore al bilancio del Comune di Cremona. Dentro il Pdl il gruppo che si richiama a Comunione e Liberazione pare non essere più monolitico e di fatto è diviso tra “rossoniani-malvezziani” – a cui aderirebbe anche Mino Jotta – e “saliniani-Amore-impegnati nel sociale” per cui potrebbe essere proprio la forte componente ex An a risultarne vincente.

 

PD: LA GRAVE CRISI DELLA GIUNTA PERRI, NON COINVOLGE IL PROGETTO DEL CENTROSINISTRA

Quello che sta a cuore oggi agli elettori, agli iscritti e ai militanti del Partito Democratico è che la politica si occupi di dare risposte e soluzioni alla crisi gravissima che colpisce le famiglie cremonesi. A questo proposito il Pd non ha mai smesso il suo ruolo di proposta e stimolo nei confronti della maggioranza e della società per affrontare una crisi che ormai colpisce nel vivo il tessuto economico e sociale cremonese.
Le polemiche del mese di agosto saranno affrontate nei luoghi propri del partito: questi sono i vari livelli di coinvolgimento di iscritti e dirigenti. In quella sede, e non attraverso uscite sui giornali pur legittime, verranno effettuate le valutazioni del caso sui temi posti anche nelle sedi non appropriate. Resta ferma, al fine di sgombrare il campo per l’ennesima (e ultima) volta, la linea del Partito, che è di alternativa al governo del centro destra in città. Una linea su cui è stata chiesta la fiducia ai cittadini e sulla quale è stato costruito il consenso anche rispetto ad ogni singolo elettore. La grave crisi della giunta Perri, al capolinea politico dopo un breve tratto di strada, non coinvolge assolutamente il progetto del centro sinistra cremonese, che è alternativo, chiaro e distinto rispetto a questa amministrazione. Il patto con gli elettori è l’unica cosa sacra che esiste in democrazia.

Titta Magnoli
Segretario Provinciale Pd Cremona

Daniele Burgazzi
Segretario Cittadino Pd Cremona

 

 

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