Cronaca

Polo di via Mantova, vetrine tappezzate La maggioranza rischia di sfaldarsi, l'opposizione lavora per lo stralcio

Vetrine tappezzate. ‘Caro sindaco, Cremona ne ha abbastanza’. Tra manichini e cartellini, anche nei negozi sfitti, la protesta dei commercianti in vista del consiglio comunale di lunedì chiamato a votare la variante al Piano Regolatore Generale (dalle 15.30 in diretta Twitter su Cremonaoggi). Un piano assai discutibile sul quale la maggioranza di Oreste Perri potrebbe andare in grave difficoltà. La variante non piace alla Camera di Commercio, alla Provincia e alla Regione (troppo consumo di suolo, troppe aree commerciali, discutibili le scelte di aree di sviluppo). Non piace ai commercianti di ogni associazione (Confesercenti e Ascom insieme nella protesta), non piace agli agricoltori, non piace neppure a buona parte della maggioranza di Oreste Perri. Probabilmente per ragioni di sopravvivenza la variante Malvezzi verrà votata nel suo complesso (nonostante i forti dubbi, ad esempio, sull’allargamento dell’area industriale a Sant’Ambrogio – via Bredina, nel bel mezzo di un quartiere residenziale) ma potrebbe essere bocciata se qualcuno (l’opposizione si sta muovendo in questo senso) chiedesse di stralciare i nuovi insediamenti commerciali in via Mantova.
Maschi, Zaffanella, Vacchelli e altri sarebbero pronti a votare a favore dello stralcio degli insediamenti commerciali sulla via Mantova bocciando così la proposta Malvezzi, pur leggermente modificata dal nuovo assessore all’Urbanistica Fasani, con la riduzione di quote commerciali a San Felice e l’aumento a Cà de Berenzani. D’altra parte via Mantova rischia di diventare l’ammazza-centrocittà: a Gadesco Cremona2 è pronta ad ampliare la sua superficie di vendita, l’area in questione a San Felice salderebbe ulteriormente la prima periferia con il lungo centro del commercio che, partendo dalla nuova rotonda di via Mantova, arriverebbe a San Felice e quindi a Gadesco. Sarebbe un disastro per un centro città senza più ossigeno (altre chiusure in questi giorni in corso Garibaldi, dove è in atto la desertificazione commerciale e in corso Matteotti), perdipiù penalizzato da una politica dei parcheggi che rialza il prezzo per chi vuole raggiungere il centro e fermarsi. Non sappiamo se domani la maggioranza di Perri rischi di sfaldarsi, di certo Cremona rischia di togliere quel po’ di speranza e di lavoro, che ancora tiene in vita il centro città.

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