Provincia, Agazzi: 'Chi non c'è, si dimetta' Losio: no colpa mia
AGGIORNAMENTO – “Sapete perché non riescono a convocare il Consiglio? Benzoni e Losio assenti tutta settimana. Farlo oggi (venerdì), giorno in cui Malvezzi è sul territorio, non è stato possibile: assente Ghidotti, Presidente del Consiglio Provinciale. Rinviare a luglio? Assente Salini, le prime due settimane è in ferie”. Eccoli i retroscena del rinvio del consiglio provinciale, convocato per giovedì e poi rimandato in extremis il giorno prima, con sdegno e proteste da parte delle opposizioni che hanno parlato di ‘maggioranza dilaniata’ e con dubbi espressi dalla Lega (‘Ha senso rimanere alleati con questi personaggi qua?, parole dell’ex vicesegretario provinciale Carpani sulla pagina Facebook di Cremonaoggi). Tra i nomi manca quello del maggior assenteista, Andrea Doldi, nei confronti del quale è in corso una verifica per le sue assenze ingiustificate.
Il dietro le quinte della mancata convocazione per le assenze nella maggioranza è raccontato per filo e per segno dal “capogruppo reggente”, come ama definirsi, Antonio Agazzi sulla sua pagina di Facebook (‘Non sono mai stato capogruppo, ho solo svolto una reggenza dopo Borghetti’).
“Penso – scrive Agazzi -, anzi ne sono certo, che il rinvio sia dovuto al solito problema delle assenze, in seno al Gruppo del Pdl, un problema che si trascina in Consiglio e nelle Commissioni (con riferimento ad alcune individualità) da lungo tempo, acuito da nuovi impegni istituzionali e/o professionali di alcuni componenti il gruppo, rispetto alla fase in cui hanno accettato di candidarsi al Consiglio Provinciale di Cremona. Questo crea difficoltà alla tenuta della Maggioranza che sostiene la Giunta, difficoltà che l’Amministrazione Salini per altro non merita, per come ha ben gestito in questi anni: lo si è visto chiaramente in occasione dell’ultima adunanza, essendo per altro all’o.d.g. nientemeno che il Piano Cave”.
“L’unico modo per uscirne – continua Agazzi – sarebbe realizzare qualche avvicendamento, come vedo accadere senza tanti patemi in Comune a Cremona, dove Malvezzi e Padovani hanno lasciato l’incarico consiliare senza drammi di varia natura. Ma in Comune a Cremona, evidentemente, il primo e il secondo dei non eletti non hanno procurato al Sindaco gli stessi timori e le stesse apprensioni che Simone Berett (avversario politico di Malvezzi e Salini, ndr), primo dei non eletti a Cremona, produce sulla psicologia del Presidente della Provincia, il quale dopo aver denunciato con me, al cospetto del Consiglio Provinciale, l’inopportunità delle troppe assenze in contemporanea in seno al Gruppo del Pdl, la “fragilità culturale del Pdl” non è stato conseguente, preferendo la difesa dell’indifendibile, cioè lo status quo”.
“Io ritenevo, invece – è un fiume in piena Agazzi – si dovesse inviare un messaggio chiaro: le istituzioni sono una cosa seria, le regole che ci siamo dati vanno applicate con tutti in modo rigoroso, i mandati elettorali vanno onorati con la dovuta assiduità. Chi non riesce più a farlo è bene che ne prenda atto, rassegnando le dimissioni. La cosa più illuminante, in ogni caso, in questa triste vicenda, è il rinvio a data da destinarsi: evidentemente anche il Capo Gruppo in pectore non è stato in grado di fissare una data che vedesse la presenza contestuale di una serie di Consiglieri super impegnati, per i quali evidentemente il mandato in Provincia non è esattamente la priorità”.
LOSIO RIBATTE AD AGAZZI: GROTTESCO DARE LA COLPA A DUE CONSIGLIERI
Il consigliere provinciale Ivan Losio del Pdl ribatte ad Agazzi in una lettera indirizzata ai colleghi di partito e alla nostra testata Cremaoggi: “Cari colleghi, considerata l’eco mediatica che la vicenda del rinvio della seduta del Consiglio provinciale del 27 giugno sta avendo, non solo a livello interno al partito, ma anche sulla stampa, mi preme precisare che non è del tutto corretto attribuire la responsabilità della vicenda all’assenza di alcuni consiglieri, tra i quali il sottoscritto. L’impossibilità di presenziare ad una seduta l’ultima settimana di giugno da parte di Losio e Benzoni era già nota fin dallo scorso 6 giugno, giorno nel quale si è tenuta una riunione del gruppo consigliare a Crema. E considerata la non urgenza delle deliberazioni presentate dalla Giunta, confermata dal Presidente del Consiglio Carlalberto Ghidotti, si era concordato con lui di preferire una seduta nel mese di Luglio”.
“Con sorpresa – continua Losio – abbiamo poi ricevuto una convocazione per il 27 giugno alla quale gli stessi due consiglieri hanno immediatamente fatto seguire una conferma della loro impossibilità a partecipare. Qualche ora dopo si è aggiunta anche l’assenza di Luca Rossi. Da qui, probabilmente, la scelta di rinviare la seduta”.
“Chiariti questi aspetti – scrive Losio – ritengo che l’errore sia stato quello di procedere con una convocazione già considerata “precaria” sotto l’aspetto delle presenze da parte dei consiglieri del PDL.Una seduta convocata per martedì 2 luglio o, meglio ancora, per venerdì 5 luglio (nella stessa riunione si era concordato di proporre il venerdì come giorno preferibile per le convocazioni essendo più consono alle disponibilità di tutti) avrebbe sicuramente evitato tutto questo polverone. E l’assenza già programmata del Presidente della Provincia quale motivazione determinante per non procedere, sembra un argomento fuorviante in quanto, come sappiamo, la Giunta provinciale in una seduta di Consiglio può essere ben rappresentata anche dal Vicepresidente o da un Assessore”.
“Il problema delle presenze – ammette il consigliere del Pdl – purtroppo, per il nostro gruppo consiliare non è niente di nuovo. Abbiamo sempre gestito le situazioni provocate anche da chi, in passato, offriva meno disponibilità di presenza rispetto ad oggi. Ricordo, per esempio, che Antonio Agazzi, che in questo ultimo periodo sta svolgendo egregiamente il suo incarico di vice capogruppo, il primo periodo di mandato poteva contare su una disponibilità di tempo limitata almeno quanto quella del sottoscritto nel periodo attuale. Il fatto che l’assenza di due consiglieri, responsabilmente comunicata quasi un mese prima, possa determinare lo scandalo disegnato in questi giorni, è semplicemente grottesco. Detto ciò, mi auguro che in futuro certi errori non si ripetano”.
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