Cronaca

Rette asili, genitori e nonni al sindaco: 'Famiglie non sono bancomat del Comune' Il testo ha raccolto 465 firme

396 genitori e 69 cittadini, in prevalenza nonni e parenti, hanno condiviso e firmato un testo contro l’introduzione delle rette nelle scuole dell’infanzia comunali, manovra che la Giunta ha inserito nel Bilancio 2013. “Siamo genitori di bambini iscritti alle scuole dell’infanzia comunale – si legge nel documento – Ci siamo iscritti a questo servizio certi della sua gratuità, come tuttora segnalato sul sito del Comune. Apprendiamo in questi giorni dalla stampa la decisione di far diventare a pagamento il servizio, costo imprevisto per le famiglie che va ad aggiungersi ad un annunciato pesante aumento delle quote per i pasti e dei tempi integrativi. Chiediamo perciò a voi, come rappresentanti della giunta comunale, di rivedere questa decisione che riteniamo inaccettabile sul piano politico e amministrativo”.
“La scelta politica di far pagare alle famiglie la scuola dell’infanzia è stata presa senza la minima possibilità di confronto fra i cittadini e l’amministrazione; tale decisione, in un momento di grave crisi economica pesa fortemente sul bilancio delle famiglie ma pesa anche sul rapporto fiduciario tra il cittadino e l’amministratore. Siamo convinti che questa decisione sia inaccettabile anche dal punto di vista amministrativo perché riteniamo sia profondamente scorretto, nei confronti di tutta la cittadinanza ed in particolare delle famiglie che hanno riposto fiducia nell’amministrazione comunale e nei suoi servizi, il far diventare a pagamento un servizio per il quale, appena quattro mesi fa, è stata richiesta l’iscrizione “pubblicizzandolo” come gratuito. Si sottolinea inoltre che le famiglie non hanno avuto la possibilità di scegliere tra le scuole dell’infanzia comunale e le scuole dell’infanzia statali, le quali rimangono gratuite. Si ricorda che tale scelta è stata preceduta anche da aumenti delle rette degli asilo nido comunali negli ultimi anni: è inaccettabile considerare le famiglie come il bancomat del Comune”.
Le firme saranno recapitate presso l’Ufficio di Competenza del Comune di Cremona e indirizzate al Sindaco Oreste Perri, al Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Finanziarie e di Bilancio Roberto Nolli e all’Assessore alle Politiche Educative e della Famiglia Jane Alquati. E’ stato inviata richiesta formale da parte dei genitori di prendere parola durante la seduta del Consiglio Comunale di lunedì 24 giugno, “per esprimere il nostro pensiero, ma siamo ancora in attesa di risposta”.

ADERISCE LA RETE DONNE – SE NON ORA QUANDO

Il movimento Rete Donne – Se Non Ora Quando Cremona si unisce alla richiesta di stralciare la manovra di introduzione delle rette nelle scuole per l’infanzia e l’aumento delle tariffe negli asili nido. “Saremo con i genitori e le famiglie coinvolte dal provvedimento al Consiglio Comunale di lunedì 24 giugno”, annunciano. “Maternità, famiglia, infanzia, educazione alla convivenza civile sono valori fuori bilancio: per ragioni di cassa, si colpisce il diritto dei bambini alla educazione e si ostacola l’accesso delle donne al lavoro. I bambini sono il nostro futuro. Questi provvedimenti colpiscono le famiglie, i bambini, le donne, ma riguardano tutti.  Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare”.

SCHIFANO DELL’IDV: LA POLITICA DIMOSTRI SENSIBILITA’

“Le scelte politiche non possono ricadere su un servizio educativo di grande rilievo e importanza nel tessuto sociale – dichiara il consigliere Giancarlo Schifano dell’Idv – non bisogna per forza di cose pensare in termini ragionieristici per far quadrare i conti, ci sono servizi da tutelare e preservare per il bene della collettività e di tutte le famiglie che ne usufruiscono. Io credo che una gestione oculata della macchina amministrativa permetterebbe di andare a scoprire gli sprechi, senza imporre aumenti ai genitori dei bambini iscritti nelle scuole comunali, basta pensare al fatto che riducendo il numero degli assessori, dei dirigenti e delle consulenze esterne, tutto questo, porterebbe ad un risparmio notevole senza chiedere sacrifici alle famiglie in un momento di grave crisi economica. Mi associo alla richiesta dei genitori dei bambini frequentanti le scuole comunali chiedendo all’assessore Nolli di riconsiderare la posizione della giunta per andare incontro alle reali esigenze delle famiglie: la politica dimostri sensibilità, ascolto e comprensione dei problemi quotidiani”.

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