Cronaca

Imu: banche, assicurazioni e case sfitte pagheranno di più Nolli: 'Nessuna stangata'

Approvato questa mattina dalla giunta il Bilancio 2013, che ‘non contiene alcuna stangata’, spiega il vicesindaco Roberto Nolli. Il documento verrà illustrato in commissione lunedì 17 giugno con una prosecuzione per le espressioni di voto il 24 giugno. Poi l’8 luglio adozione in Consiglio.

SPESA CORRENTE: RISPARMI PER 1,6 MILIONI. Ci sono volute decine di incontri di maggioranza, tra ufficiali e non, prima di arrivare alla quadra. Un bilancio di transizione e di emergenza dal quale restano escluse alcune questioni spinose come il riordino della pianta organica, con incluso taglio dei dirigenti e taglio delle collaborazioni esterne (vedi guardie giurate), con impiego della mobilità interna per far transitare personale, opportunamente formato, da un settore all’altro. Seppure senza rivoluzioni, per quest’anno nell’assetto del personale, il Comune riuscirà a risparmiare  circa 900mila euro (su una spesa di 26 milioni)  tra taglio degli straordinari e di tutte le parti variabili dei salari oltre che mancate sostituzioni di chi va in pensione. Per la parte corrente il bilancio si chiude a 70 milioni e 200mila euro. Il raffronto con il 2012 è complicato da una serie di modifiche tecniche, ma a parità di condizioni c’è un risparmio di 1,6 milioni rispetto all’anno precedente.

TASSE  E TARIFFE. Confermata l’addizionale Irpef allo 0,15%, con la stessa soglia di reddito che dà diritto all’esenzione dell’anno scorso. L’aliquota di base dell’Imu resta allo 0,98% (come nel 2012), ma aumentano le differenziazioni tra  le varie tipologie di immobili.  16 le aliquote, contro le 13 di finora. Aliquota massima per banche e assicurazioni: 1,06%; penalizzazioni anche per chi non affitta le proprie unità immobiliari: 1,05% (era l’1%).  Aumenta di poco quella per le botteghe storiche, da 0,81 a 0,86. Confermate le agevolazioni dell’anno scorso che valgono 1,8 milioni di euro (minori entrate per il Comune).

SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE. Il dibattito si è concentrato  nelle ultime settimane sulle tariffe di asili nido e scuole materne e relative mense. Ecco il raffronto tra percentuale di copertura del servizio (ossia quello che pagano gli utenti) tra 2012 e 2013:

– mensa scuola materna passa  dal 47,82% al 54,96%; mensa scuola elementare: dal 70% all’83%; asilo nido: dal 22% al 31%; teatri e musei: dal 9,30% all’11%; impianti sportivi: dal 12% all’11,65% (mancano dall’elenco le nuove rette/tariffe della scuola materna).

‘Complessivamente – afferma Nolli – il totale di copertura dello scorso anno era del 35,3%; per il 2013 sarà del 36,90%. In tutto il Comune spenderà 8.339.400 euro per i servizi a domanda individuale e ne coprirà con le tariffe 3.081.000. La differenza, cioè 5,2 milioni, li metterà la comunità, ossia ciascuno di noi, anche chi non usufruisce di quei servizi’.

I RISPARMI. Per ora la riorganizzazione del personale porterà risparmi per 900mila euro, ma  il percorso è appena iniziato e darà i suoi frutti nel prossimo anno. ‘I risparmi li abbiamo fatti in tutti i settori, tranne il sociale, dove abbiamo stanziato 420mila euro in più oltre a 40mila come fondo sociale per aiuti nel pagamento rette asili’.

Quando comincerete a studiare il modo di tagliare sulle dirigenze? ‘Il 9 luglio’ (l’indomani dell’approvazione del bilancio) risponde Nolli. Rimandata anche l’internalizzazione delle case Aler. Una replica, infine, anche a chi ha fatto notare che nella città di Ferrante Aporti viene soppressa per la prima volta la gratuità delle scuole materne: ‘Chi dice queste cose, prima studi meglio. Aporti avviò nel 1827 il primo asilo per l’infanzia per bambini dai 2 anni e mezzo ai 6. Ed era a pagamento’.

LE NUOVE ALIQUOTE IMU (2013)

Aliquota base 0,98
Abitazione principale 0,50
Abitazioni locate ai sensi della legge 431/98 articolo 2 comma 4 0,62
Abitazioni di tipo rurale che non costituiscono abitazione principale 0,81
Fabbricati rurali ad uso strumentale 0,20
Terreni agricoli 0,81
Immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari e alloggi regolarmente assegnati dagli ex Istituti autonomi per le case popolari 0,75
Onlus e Enti senza scopo di lucro, comprese le II.PP.A.B riordinate in persone giuridiche 0,51
Botteghe storiche 0,86
Abitazioni dati in uso gratuito a parenti 0,88
Abitazioni non locate 1,05
Negozi e botteghe 0,96
Aree fabbricabili 0,96
Banche e assicurazioni 1,06
Aliquota agevolata per immobili categoria D di nuova costruzione e/o dismessi realizzati nell’ambito dei pacchetti localizzativi del Comune 0,76

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