Cronaca

Autobus, cittadini arrabbiati in Comune 'Su dieci che salgono, in nove non pagano'

Prima l’incontro con i nuovi vertici di Km Spa, con Giuseppe Ferrari (ex Aem gestioni) nuovo presidente dell’azienda dei trasporti. Poi faccia a faccia meno diplomatico con alcuni utenti dei trasporti urbani, giunti a Palazzo con i delegati del sindacato Usb ed alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno raccolto le firme per ritornare alle vecchie linee dei bus. I tre cittadini ammessi al colloquio, due dal quartiere Po e una dalla Viletta / ospedale hanno chiesto insistentemente il ripristino delle vecchie linee. In particolare è stata dipinta in toni drammatici la situazione di chi deve far ritorno dall’ospedale dopo le 18 e non ha più bus a disposizione, se non quelli a chiamata.

E’ stato questo il pomeriggio di Oreste Perri, sul tema dei tarsporti pubblici. Al primo incontro, iniziato alle 15, hanno partecipato l’assessore alla Mobilità, Traffico e Viabilità Francesco Zanibelli, il presidente di AEM Cremona S.p.A. Franco Albertoni, Giuseppe Ferrari e Elena Colombo, rispettivamente nuovo presidente e amministratore delegato di KM s.p.A., Corrado Bianchessi, responsabile dell’ATI che si è aggiudicata la gara del trasporto pubblico locale, ed Enrico Bresciani, responsabile dell’Unità di Progetto Ambiente Trasporti e Mobilità Sostenibile del Comune di Cremona.

Di fronte alle lamentele manifestate da alcuni cittadini, tutti i partecipanti hanno manifestato al sindaco la massima disponibilità alla collaborazione e all’ascolto. Si è così deciso che, dopo questo primo incontro, ne seguiranno altri, a breve scadenza, per tenere costantemente monitorata la situazione e valutare possibili interventi migliorativi.

Durante la riunione è stato ribadito che tutte le osservazioni sono utili per concorrere a migliorare il servizio offerto, soprattutto in vista del mese di settembre, quando entrerà in vigore l’orario invernale. I rappresentanti di Km S.p.A si sono detti disponibili a valutare, in questi giorni, la fattibilità di alcuni interventi finalizzati al potenziamento del servizio a chiamata.

Sono inoltre già in programmazione incontri in alcuni quartieri periferici per un confronto con i residenti in modo da fornire non solo ulteriori chiarimenti, ma ascoltare osservazioni che verranno quindi discusse a livello tecnico.

Il sindaco Oreste Perri e l’assessore Francesco Zanibelli, ribadendo la loro piena disponibilità a venire incontro alle legittime istanze avanzate dagli utenti, ricordano che “Cremona è l’unico capoluogo di provincia della Lombardia a disporre di un servizio di trasporto pubblico perché la gara è stata fatta in tempo utile, mentre altrove o non esiste, oppure è in fase di proroga, con tutte le incertezze che una tale situazione determina. Quanto fatto a Cremona ha permesso non solo una razionalizzazione delle linee, un miglior collegamento tra le zone periferiche ed il centro, ma anche la salvaguardia occupazionale, per i prossimi otto anni, del personale dell’azienda di trasporto”.

KM S.p.A. ha inviato una lettera a tutte le famiglie cremonesi per informarle del cambiamento, invitando inoltre i cittadini a Spazio Comune per spiegare le modifiche attuate ed offrendo un biglietto omaggio per provare la nuova rete. Per domande, approfondimenti o spiegazioni ci si può rivolgere al numero 800 070 166 oppure allo 0372 442011.

LE RICHIESTE DEGLI UTENTI: CORSE SERALI E CONTROLLI A BORDO

Successivamente, sindaco Perri e assessore Zanibelli  hanno incontrato Yuri Brocchieri del  sindacato Usb, Unione Sindacato di Base che ha portato all’attenzione del primo cittadino i punti del documento firmato da 456 cittadini per la petizione 1 (contro nuovi tagli delle corse con l’istituzione del servizio prenota bus) e da 436 per la petizione 2 (contro l’evasione del biglietto Km).

Un incontro iniziato con toni accesi perchè oltre al sindacato era presente (non annunciata) anche una delegazione del Movimento 5 stelle che appoggiando la raccolta firme di Usb. Insieme a loro, i tre utenti dei bus insoddisfatti. Alla fine tutti hanno potuto sedersi in sala Giunta davanti al sindaco Perri, all’assessore Zanibelli e al capo di gabinetto Montini. Il sindaco ha confermato che è nell’interesse di tutti dare un servizio soddisfacente; Zanibelli ha aggiunto che alla base delle nuove linee c’è stato uno studio realizzato da una ditta esterna (pare che sia costato 50 mila euro e altri 30mila sono stati spesi da Km per la comunicazione ai cittadini),che ha tenuto in debita considerazione le linee con pochi utenti e su quelle ha agito. ‘Hanno tagliato proprio le linee che funzonavano di più’ è intervenuta un’utente, residente alla Villetta. I tagli delle corse dopo le 18 sono il problema più grave anche per i residenti di zona Po. ‘Dovete ripristinare l’autobus delle 20 dall’ospedale – ha detto un’altra cittadina – Non lo sapete che in ospedale le visite iniziano proprio alle 18 in molti reparti? L’autobus poi dovrebbe passare dalla stazione per raccogliere i pendolari’. Su queste richieste Zanibelli ha assicurato di voler sollecitare Km.

Altro punto dolente è il sistema di controlli a bordo dei bus. ‘Su dieci persone che salgono, 9 non pagano, ha detto un utente. Perri: ‘Credetemi, sono tre anni che insistiamo con Km su questo punto, tra l’altro quello dei controlli è una precisa disposizione che il Comune ha messo nel contratto di servizio. Speriamo che con il nuovo cda si riesca a lavorare in questo senso’. Pare che i problemi di Km riguardino il reperimento di personale per effettuare i controlli a bordo.

L’USB CONSEGNA AL SINDACO LA PETIZIONE

Le richieste del sindacato: ripristino immediato delle linee 4,5 e 15, delle diciture numeriche delle linee, revisione del servizio a chiamata come elemento complementare delle linee già esistenti, rivisitazione di alcune corse (in particolare Cavatigozzi, ospedale e Stagno Lombardo), estensione della durata del biglietto a 2 ore, istituzione di controlli assidui.

“E’ chiaro che con questo piano trasporti – dice il sindacato di base – così com’è non fa altro che aumentare l’emorragia di utenza e creare solo caos, soprattutto nell’utenza anziana. Non si possono lasciare le linee contemplate ora, troncate nelle corse che obbligano a diversi cambi di autobus rallentando i tempi per arrivare a destinazione. Inoltre, vanno sistemati orari e corse extraurbane”.

Interrogazione a risposta orale all’ Assessore alla Mobilità

E IL PD INTERROGA  LA GIUNTA

Roberto Poli, Elena Guerreschi, Caterina Ruggeri e Alessia Manfredini, consiglieri del Pd, hanno presentato un’interrogazione sul trasporto pubblico, ricordando il voto contrario del partito alla proposta in consiglio della revisione del servizio. “Questa vera e propria rivoluzione – scrivono i consiglieri – non è stata accompagnata per tempo da un’adeguata informazione ai cittadini, non vi è stata alcuna condivisione con i comitati di quartiere, ma solo un’informazione tardiva e con opuscoli informativi pochi chiari e insufficienti per i cittadini. Non c’è stato un approfondimento puntuale nelle commissioni periferie e ambiente e mobilità. Sono giunte numerose segnalazioni e proteste per la soppressione di alcuni percorsi e di alcune corse e per il vuoto informativo”.
“Rilevato inoltre – scrivono ancora i consiglieri – che da notizie di stampa il Sindaco Perri avrebbe informalmente dichiarato: “Ma c’era proprio bisogno di andare  a rivoluzionare le abitudini delle persone, se non ce lo chiedeva nessuno? (leggi l’articolo), come conferma quanto dichiarato dall’Assessore Bordi su Facebook, si interroga l’Assessore per sapere quali sono le valutazioni della Giunta rispetto al ‘caos bus’, quali accorgimenti e modifiche intendere prendere alla luce dei disagi e disservizi, come mai non vi è stata alcuna consultazione, ma neppure una tempestiva informazione con i rappresentanti dei Comitati di Quartiere, come mai non vi è stato alcun passaggio nelle Commissioni Consiliari, quali motivazioni hanno portato ai nuovi percorsi con la soppressione delle circolari che privano diverse parti della città di un collegamento con Ospedale e Cremona Solidale, se il nuovo piano della sosta includeva anche il piano del trasporto pubblico”.

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