Incendio al Comune di Casalmaggiore: un corto circuito
Un corto circuito generato da una presa elettrica all’interno del Centro Servizi al Cittadino, l’ufficio più moderno del municipio casalese, inaugurato il 2 luglio del 2012 e posto al piano terra con ingresso sotto i portici del palazzo comunale di Casalmaggiore, avrebbe fatto prendere fuoco ad una sedia del locale.
Un fumo denso e acre si è ben presto impadronito del Csc, che accoglie anche gli sportelli dell’ufficio anagrafe ed è sprovvisto di impianto antincendio. Fortunatamente il rogo è rimasto circoscritto, anche se la fuliggine, oltre ad annerire pareti, mobili, suppellettili e attrezzature tecnologiche, ha finito col rendere illeggibili molte delle pratiche e dei fascioli cartacei custoditi dal servizio anagrafe: non andranno persi, una volta ripuliti dovrebbero tornare leggibili. L’ufficio resterà ovviamente chiuso: si cerca già una soluzione di ripiego per garantire comunque il servizio.
I primi ad intervenire sono stati i Vigili del Fuoco di Viadana, arrivati alle 7,45 dopo che i dipendenti comunali Giorgio Lipreri ed Enrico Rossi per primi si erano accorti dell’incendio dando l’allarme alle ore 7,35: tempestivo quindi l’arrivo dei pompieri, che non hanno dovuto spegnere l’incendio in quanto autoestintosi. Nei locali interessati però persiste un acre odore di fumo. Sul posto anche i Carabinieri.
L’edificio è stato evacuato e l’area recintata perché pericolosa. L’incendio, circoscritto, non ha interessato altri locali del palazzo municipale, ma la fuliggine, trasportata dall’aria e dalle suole delle prime persone intervenute, è presente anche sulle scale che dall’ingresso di piazza Turati portano al Centro Servizi al Cittadino.
Stando alle testimonianze di alcuni dipendenti comunali, il rogo potrebbe risalire a questa notte: all’ingresso mattutino di impiegati, segretari e ingegneri, la coltre di fumo era densa (“Sembrava la nebbia di novembre”: ha dichiarato uno di loro), ma lo scheletro della sedia incenerita era già freddo.
La segretaria comunale Luisa Gorini ha tranquillizzato i dipendenti comunali, sostenendo che il fumo fosse fastidioso ma non nocivo.
Il vero problema è legato al recupero dei computer collegati al server centrale: “Il rischio è che vadano persi alcuni dati sensibili contenuti nei database”, ha spiegato il presidente del consiglio comunale Calogero Tascarella.
Sul posto anche la ditta di bonifica che provvederà alla sistemazione dell’attrezzatura, già suddivisa dagli operai del comune. I tempi previsti per la pulizia dei locali e delle attrezzature si aggirano intorno alla settimana: le operazioni sono in corso presso i locali dell’ex macello di Casalmaggiore, in via Guerrazzi.
I servizi di anagrafe e Stato Civile saranno garantiti presso l’Ufficio Tecnico del municipio di Casalmaggiore, situato sotto i portici del palazzo comunale, mentre il Protocollo e lo sportello polifunzionale saranno momentaneamente trasferiti all’ufficio Protocollo del secondo piano del comune.
R.P., G. G. e S. A.
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