Criminalità organizzata e rischio infiltrazioni, seminario anti-usura
La Cna di Cremona in collaborazione con il coordinamento provinciale di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha organizzato per martedì 14 maggio alle ore 20.45 presso la Sala Mercanti della Camera di Commercio, in via Baldesio, un seminario dal titolo “Contrastare l’usura: saperi, strategie, reti”. Cna e Libera, grazie anche al patrocinio della Camera di Commercio, rivolgono quest’appuntamento all’attenzione del mondo delle imprese per iniziare a riflettere sul problema della criminalità organizzata e sul pericolo che essa rappresenta per il tessuto sociale della provincia cremonese.
“Abbiamo fortemente voluto questo momento di approfondimento – afferma Corrado Boni, vicepresidente di CNA Cremona – che intende cogliere il problema attraverso l’analisi di diversi aspetti che toccano da vicino il lavoro e l’impresa. Il seminario è rivolto anche a chi ricopre ruoli di responsabilità all’interno delle Istituzioni, delle Associazioni di categoria, delle Forze dell’Ordine e dei Sindacati: è senza dubbio un’occasione di confronto e di scambio fra soggetti che, proprio al fine di garantire una efficacia politica di contrasto alle mafie, sono chiamati a un costante impegno di lavoro di rete”.
L’appuntamento si articola attraverso tre interventi principali il primo dei quali è affidato al professore di Economia Aziendale dell’università Cattolica del Sacro Cuore Michele Riccardi. Riccardi si occuperà di fare una panoramica degli investimenti delle mafie in Lombardia e soprattutto delle dinamiche con le quali la criminalità si avvicina alle imprese. “Molto interessante – aggiunge Boni – sarà capire il nuovo strumento proposto dal professor Riccardi, che si propone di utilizzare in chiave informatica un nuovo dispositivo utile per rendere consapevoli amministratori e imprenditori di come si possono adottare misure per monitorare il rischio di infiltrazioni malavitose”.
Il secondo intervento è riservato a don Marcello Cozzi, vicepresidente nazionale di Libera. Don Cozzi fornirà una panoramica dell’importanza strategica del ruolo delle associazioni antiusura e di come sia indispensabile essere organizzati per fare “rete”.
L’ultimo intervento sarà a cura della dottoressa Cinzia Franchini, presidente nazionale Cna Fita, che esprimerà l’impegno concreto dell’associazione nel contrasto alle mafie. Inoltre, attraverso la sua esposizione sarà possibilità capire quanto questo il fenomeno leda il sistema imprenditoriale specificatamente nel settore dei trasporti.
“Che la nostra associazione intende far parte di una rete di soggetti attenti al territorio lo si poteva capire già più di un anno fa – continua Boni –. Nel corso del 2012 infatti, il Consiglio Direttivo Provinciale della Cna ha approvato la proposta di recepire l’articolo 3 dello Statuto delle Imprese andando a modificare il codice etico a cui ogni associato dovrà attenersi. Così facendo le imprese aderenti alla nostra Associazione sono tenute a respingere e contrastare ogni forma di estorsione, usura e altre tipologie di reato, denunciando e collaborando con forze dell’ordine e istituzioni, anche con l’assistenza della Cna stessa”.
Nella nostra provincia diversi soggetti si occupano della piaga della criminalità organizzata. Da alcuni mesi è in atto una raccolta firme denominata “Io riattivo il lavoro”, per una legge di iniziativa popolare finalizzata a tutelare i lavoratori delle aziende confiscate alla criminalità organizzata. Ci sono inoltre i comitati soci di Coop Lombardia che da anni collaborano con le classi di istituti scolastici del territorio per un importante progetto sulla legalità. E c’è il Comune di Cremona, che mediante l’assessorato ai Servizi Sociali si è posto l’obiettivo di trovare un’intesa con le forze dell’ordine per formulare un protocollo anti-racket.
“In questo contesto – conclude Boni – Cna vuole essere un anello di una rete che abbia la stessa finalità e che soprattutto sarà sempre al fianco delle imprese per ogni loro necessità. La Cna ha iniziato e va avanti decisa su questa strada, ci auguriamo che anche altri ci seguano con la stessa convinzione”.
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