Cronaca

Revisione dei servizi per pagare la produttività ai dipendenti comunali

Riorganizzare alcuni servizi per liberare fondi da destinare alla produttività. Sarà questa la strada su cui cercheranno di andare d’accordo sindacati e dirigenza comunale per dirimere una delle questioni aperte al tavolo di trattativa. Un intero pomeriggio di confronti, mercoledì scorso, da cui non trapela quasi nulla essendo stato un confronto tecnico, in preparazione dell’incontro di trattativa che si terrà il 10 maggio. Quello che si capisce è che di soldi per la produttività, da destinare cioè ai dipendenti in base al raggiungimento di determinati obiettivi, quest’anno non ce ne sono e bisognerà scovarli nelle pieghe del bilancio. La chiave di volta, su cui anche i sindacati sarebbero disposti a ragionare, sarà il ridimensionamento di alcuni servizi, recuperando risorse in settori a bassa domanda e intensificando invece quelli di cui c’è molta richiesta.

Ad esempio, con la fine delle scuole alla Polizia Municipale è stato chiesto di  aumentare la sua presenza nei quartieri in particolari momenti della giornata e in prossimità di  ‘obiettivi sensibili’ come gli oratori. Ma dove trovare i soldi per retribuire gli agenti? Magari tagliando le ore destinate alla reperibilità domenicale, effettivamente sotto utilizzata. La reperibilità è diffusa in vari settori dell’amministrazione, dagli uscieri, al personale  dell’ufficio di gabinetto, alla protezione civile. Conteggiando le ore in cui la reperibilità è stata realmente utilizzata nell’arco di un anno,  potrebbe emergere la possbilità di ridurla. In questo modo si potrebbero spostare i relativi fondi per finanziare attività molto richieste dalla popolazione come ad esempio i vigili di quartiere.

Proprio sul tema degli incentivi, un paio di anni fa sindacati da un lato e dirigenti / amministratori comunali dall’altro erano arrivati ad un punto di quasi rottura circa le modalità di ripartizioni dei fondi. Alla fine del 2011 una serie di assemblee infuocate avevano deciso la proclamazione dello stato di agitazione e la minaccia di sciopero, poi rientrato. Tra le critiche provenienti da Rsu e funzionari sindacali  c’era la constatazione che il Fondo destinato ai dipendenti era calato di oltre 400mila euro dal 2008 al 2011, mentre quello per i dirigenti era rimasto inalterato a fronte di una leggera riduzione (un dirigente in meno) dei beneficiari. Attualmente il clima tra i due lati del tavolo sembra un po’ rasserenato, forse perchè la dirigenza non ha bis0gno di gettare altra benzina sul fuoco, in attesa della fatidica data del 22 maggio, quando si terrà l’udienza alla Corte dei Conti sulla questione precari. Entro pochi giorni, il 2 maggio, il Comune dovrà depositare le proprie memorie difensive.

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