Cronaca

MdV, a giorni la data d'inaugurazione Provincia, incerto voto Pdl

Potrebbe essere annunciata in settimana la data di inaugurazione del Museo del Violino. E sempre  tra pochi giorni, precisamente l’11 aprile, si svolgerà la seduta del  Consiglio provinciale che dovrà pronunciarsi pro o contro lo Statuto della Fondazione Stradivari modificato in modo da rendere possibile la gestione del Museo stesso. Se nulla cambierà rispetto alle uscite precedenti, la Provincia potrebbe non aderire alle nuove funzioni della fondazione Stradivari, di cui è socio fondatore, non essendo state accolte le proposte di modifica alla bozza di statuto a suo tempo presentate. In particolare, secondo Massimiliano Salini pesano i dubbi sulla sostenibilità economica del progetto da parte degli enti pubblici (Comune, la stessa Provincia, la Camera di Commercio). Non tanto nell’immediato, ma nel futuro. Favorevoli alla posizione espressa da Salini, il Pd – che in commissione, lo scorso 27 marzo,  si era espresso con Andrea Virgilio – in linea con il gruppo consigliare in Comune e l’Udc di Giuseppe Trespidi. Favorevoli all’adesione al documento uscito dal Consiglio Comunale sono invece Giuseppe Torchio (Lista Civica)  e Massimo Araldi (Api). Incerta invece la posizione dei partiti di maggioranza Pdl e Lega Nord, che in quella commissione non si erano espressi.

Per rendere pienamente operativa la fondazione occorrerà poi definire gli aspetti tecnici del trasferimento di Palazzo dell’Arte (ristrutturato per 6 milioni di euro dalla Fondazione Arvedi Buschini) al patrimonio della Fondazione, pare sotto forma di comodato gratuito.

Nulla vieta tuttavia alla Provincia di restare parte attiva della nuova Fondazione e di contribuirne al funzionamento, pur in assenza di condivisione sullo Statuto: questo l’appello fatto dallo stesso presidente uscente della Stradivari, Paolo Bodini.

Intanto il documento fondativo della nuova fondazione Stradivari  – approvato lo scorso 27 marzo all’unanimità dai soci partecipanti al voto –  è all’esame della Prefettura, che deve esprimersi sulla legittimità dei contenuti. Unica figura certa nel Cda che amministrerà il museo è quella del sindaco Oreste Perri che rivestirà il ruolo di presidente di diritto. Più che probabile poi la presenza dello stesso Giovanni Arvedi nel consiglio di amministrazione. Sarà comunque  il Consiglio generale, l’organismo assembleare che rappresenta tutti i soci della fondazione, a nominare gli amministratori.

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