Cronaca

Calcioscommesse, in procura confronto Gegic – Gervasoni

Foto Francesco Sessa (a sinistra Gegic, a destra Gervasoni)

Calcioscommesse. Otto ore è durato negli uffici della procura di Cremona il faccia a faccia tra l’ex giocatore Carlo Gervasoni (per il quale si profila una richiesta di patteggiamento) e lo “zingaro” Almir Gegic, che davanti al procuratore Roberto di Martino ha respinto ogni addebito malgrado le conferme arrivate dalle intercettazioni, dai pedinamenti e dai riscontri sulle celle telefoniche. Nel confronto, Gegic, unico rimasto ancora in carcere dopo la sua decisione di costituirsi a seguito di oltre un anno di latitanza, non ha fatto una piega dopo che Gervasoni ha rivelato qualche altro particolare: ”Dopo le combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio disse, davanti a me, a Ilievsky (altro ‘zingaro’, ancora latitante, ndr): arriveremo alla Champions”. Gervasoni ha ribadito di essere a conoscenza ”di contatti precedenti a Lazio-Genoa via Skype tra Gegic e Ilievsky e l’ex calciatore Alessandro Zamperini al fine di raggiungere il capitano della Lazio Stefano Mauri, di incontri successivi con Gegic a Cernobbio e di 20mila euro ricevuti da lui e Zamperini per la loro intermediazione”. Quindi ha raccontato che “Gegic aveva investito 400mila euro per Lecce-Lazio”, altra partita nel mirino dell’inchiesta.
Gegic ha minimizzato, dando la sensazione di voler coprire il potente gruppo degli scommettitori di Singapore al vertice delle scommesse clandestine. Esattamente il motivo per cui il gip di Cremona Guido Salvini gli ha negato la scarcerazione.
Intanto novità dall’inchiesta potrebbero arrivare da un’informativa dello Sco della polizia sui due ‘Mister X’. Si tratta dei personaggi di cui avevano parlato il titolare di agenzie di scommesse, Massimo Erodiani, e lo stesso Gegic, che avrebbero diretto il traffico di scommesse, anche legate alla Serie A, dall’hotel Una Tocq di Milano.

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