Cronaca

Maroni e il rebus della nuova Giunta Assessore cremonese? Poche speranze Sicuro il canoista Antonio Rossi

I lombardi hanno eletto il nuovo governatore. Tra qualche giorno, dopo proclamazione del presidente e dei consiglieri, sapranno quale sarà la giunta che sarà composta al massimo da 16 assessori (vicepresidente compreso) e quattro sottosegretari. Partito il “toto nomi”. Si allontana sempre più l’ipotesi di avere un esponente del territorio come assessore. Dunque, il cremasco Gianni Rossoni, ex assessore all’Occupazione e Politiche del Lavoro (ha avuto anche la delega all’Istruzione) probabilmente non verrà sostituito da qualcuno proveniente dal territorio. Anche perché se la zona di Cremona, per caratteristiche e competenza, poteva aspirare all’assessorato all’Agricoltura, c’è la forte probabilità che l’ex assessore Giulio De Capitani, non essendo stato eletto, possa essere recuperato per la partita. Gli altri nomi in lizza per la Giunta sono Mario Melazzini, già assessore regionale nell’ultimo periodo di governo del Celeste, che verrebbe riconfermato alla Sanità. Anche se la poltrona è gradita ed ambita anche dal coordinatore lombardo del Pdl Mario Mantovani. Alla vicepresidenza si parla di una donna: le papabili sono Mariastella Gelmini che dovrebbe dimettersi da deputato, Valentina Aprea o Mariella Bocciardo, tutte in quota Pdl. Altro annuncio: Maroni ha già deciso di assegnare la delega allo Sport all’olimpionico di canottaggio Antonio Rossi. Si dovrebbe rivedere il lodigiano Andrea Gibelli (eletto per la prima volta in Parlamento nella circoscrizione Lodi-Crema), vera mente dell’idea di macroregione e di moneta complementare. Altri nomi: Stefano Bruno Galli, ideologo della Lega 2.0, Massimo Garavaglia e Alessandro Colucci. Forte l’ipotesi del ritorno del ciellino, già assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo.

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