Cronaca

Violenti scontri in diverse città inglesi: la testimonianza di un giovane cremonese

(nella foto gli scontri tratti da un video della Bbc e Luca Vivona, in questi giorni a Manchester)

 

Luca Vivona ha 23 anni. E’ di Cremona e in questo periodo si trova a Manchester per lavoro. E’ un accompagnatore di ragazzi in vacanza studio. Proprio nei giorni in cui sono esplose le violenze per le strade dell’Inghilterra e della stessa città in cui il cremonese sta alloggiando. A poche decine di metri da lui, e dal college in cui si trova, centinaia di giovani hanno dato vita ad atti vandalici, prendendo d’assalto piccoli negozi e centri commerciali. Fiamme, vetrine rotte, camionette della polizia a sirene spiegate.

Tutto è cominciato sabato, a Londra, dopo l’uccisione di un ragazzo di colore ad opera della polizia. La rivolta è stata violentissima e si è estesa in poco tempo anche a città come Birmingham, Liverpool e Manchester. Martedì, e per diverse ore, Luca è stato costretto a rimanere chiuso nel college, con i ragazzi che sta seguendo nel soggiorno inglese, per non essere coinvolto nelle violenze. Ha visto tutto ed è dovuto riparare nel suo alloggio dopo una visita in città proprio a causa dei disordini.

“Quando abbiamo saputo degli scontri – racconta il 23enne – ci trovavamo in visita allo stadio Old Trafford e ci è giunta notizia che i treni e i mezzi pubblici usati per raggiungerlo non erano più in servizio perché presi d’assalto dai rivoltosi. Abbiamo quindi dovuto chiamare dei pullman che venissero a prenderci”. “Siamo riusciti a rientrare solo dopo più di un’ora, dopo aver aspettato fino alle 18. Ma abbiamo dovuto evitare la strada principale di fronte al nostro college – continua Luca – perché un’auto era stata incendiata e parecchi insorti si stavano scontrando con la polizia”. I tafferugli sono andati avanti fino a tarda notte. “Esercizi pubblici e supermercati – prosegue – sono stati presi d’assalto. Le vetrine sono state frantumate e alcuni negozi sono stati dati alle fiamme”. Per questa ragione lui e i ragazzi in vacanza studio sono stati costretti a chiudersi per alcune ore nello stabile dove alloggiano. “Ieri e oggi – conclude riferendosi a mercoledì e giovedì – la situazione sembra essersi calmata, anche se intorno al college sono presenti forze di polizia in tenuta antisommossa pronte ad intervenire”

m.f.

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