Cronaca

Violini pregiati, business senza crisi In vent'anni guadagni oltre il 750%

Fra la crisi finanziaria e la generale ricerca di investimenti alternativi più sicuri, ecco il mercato degli strumenti musicali di fascia alta, specie violini pregiati, che da 20 anni mantiene rendimenti costanti pari al 3% (fonte: Kathryn Graddy – Brandeis University), al netto dell’inflazione anche quando le borse crollavano. Un discorso che vale sia per gli strumenti antichi (soprattutto Stradivari, Amati, Guarneri del Gesù) sia per quelli di nuova fabbricazione. Mentre i violini di prezzo inferiore ai 10 mila euro hanno sofferto un calo, quelli di valore superiore ai 100 mila euro si sono apprezzati di più.

Di fronte a questo business sono nati diversi fondi d’investimento specializzati e di questo di parlerà anche a “Mondomusica New York”, manifestazione fieristica, espositiva e culturale, nata da Mondomusica Cremona giunta alla XXVI edizione in Italia e che sbarca per la prima volta a New York, Manhattan (15-17 marzo 2013). Uno dei fondi più conosciuti è il Fine Violins Fund di Florian Leonhard, fra i principali trader londinesi di violini. Nel 2008 ha lanciato il suo fondo con l’obiettivo di raccogliere 50-60 milioni di euro da investire in 50 violini di fascia alta, realizzati in gran parte in Italia prima del 19esimo secolo. Uno studio di Florian Leonhard mostra come nel corso degli ultimi 20 anni questa categoria si sia apprezzata in misura superiore al 750%, con un andamento regolare e immune dalle volatilità delle Borse, del mercato immobiliare e di quello artistico nel suo complesso. Il tasso di crescita si attesta intorno al 10-14% annuo in media. Questi fondi si rivolgono a individui e famiglie facoltose ma anche family office (centri di gestione di patrimoni familiari), collezionisti e fondazioni.

Per acquistare uno strumento con buone prospettive di rivalutazione bisogna considerare prima di tutto chi ha realizzato il violino, in secondo luogo chi lo ha suonato in passato e il suo stato di conservazione. Occorre, infine, capire se si tratta di un pezzo conosciuto sul mercato, quante volte è apparso in concerti pubblici, cosa che può influire la sua quotazione in occasione di aste. In questo caso l’acquirente può adottare delle strategie per fare apprezzare il suo investimento. La pratica più comune è quella del “patronage”: si cerca un musicista di talento che non abbia già accesso a strumenti di grande pregio e gli si affida il proprio per farlo suonare nei concerti e aumentarne la visibilità. E crescendo la fama dell’artista aumentano anche le quotazioni del violino.

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