Cronaca

Lite al night e botte al carabiniere, patteggia ex grigiorosso

E’ una “vecchia” gloria della Cremonese, Luciano Feliciani, 44 anni. E’ lui che la notte del 27 gennaio scorso era finito in carcere con l’accusa di aver aggredito un carabiniere. Oggi Feliciani, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ha patteggiato cinque mesi di reclusione, mentre la persona che insieme a lui era finita nei guai, Gianfranco Nespoli, 61 anni, autotrasportatore di una ditta spagnola, ha scelto il rito abbreviato ed è stato condannato alla stessa pena.  E’ la sentenza del processo per direttissima celebrato davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi nei confronti dei due uomini,  accompagnati a Cà del Ferro dopo aver aggredito un maresciallo dei carabinieri all’esterno del locale di lap dance “Tabù” di Vescovato. Tra Feliciani e Nespoli era scoppiata una lite. I due avevano cominciato a rompere bicchieri e a prendersi a pugni. Sul posto erano stati chiamati i carabinieri che erano stati aggrediti sia verbalmente che fisicamente fuori dal locale. La peggio era toccata al maresciallo di Vescovato che aveva riportato cinque giorni di prognosi per aver tentato di sedare la lite. Entrambi gli imputati, che sono stati assolti dall’accusa di odio razziale per alcune espressioni indirizzate verso i militari, hanno risarcito il danno al maresciallo, rappresentato dall’avvocato Massimo Nicoli. Feliciani era difeso dall’avvocato Luca Curatti, mentre Nespoli dai legali Stefano Ferrari e Walter Ventura.

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