Disastro treni, a confronto le soluzioni degli aspiranti governatori lombardi
Sopra, Carcano, Pinardi, Maroni, Ambrosoli, Albertini
Uno dei nodi da sciogliere per il futuro governatore della Regione Lombardia è quello dei treni. In Regione nel 2015 è stimato che i passeggeri su rotaia saranno un milione. Attualmente sono già 670mila le persone che ogni giorno si spostano salendo e scendendo dalle carrozze lombarde. 2mila treni in circolazione in Regione che lasciano a desiderare. Disservizi e ritardi dei quali sono vittime anche i pendolari cremonesi, soprattutto sulle linee per Milano e per Brescia. Il Corriere della Sera ha messo a confronto i candidati al Pirellone. “Per migliorare nella quotidianità – ha risposto il centrista Gabriele Albertini – occorrono risorse aggiuntive per un piano straordinario di rinnovamento: migliorare ritardi e frequenze con costi sostenibili, negoziando un piano con lo Stato basato sulle nuove tecnologie”. “Far dimenticare la cattiva gestione di Trenord”, attacca il candidato del centrosinistra Umberto Ambrosoli. La ricetta? “Usare tutte le potenzialità della concorrenza regolamentata per avere puntualità e maggior confort dei treni”. Individuare le linee in stato di degrado e quelle più usate per un programma che riguardi gli investimenti, la proposta di Silvana Carcano del Movimento 5 Stelle. “Le risorse – ha detto la candidata ‘grillina’ – potranno essere recuperate sia l’eliminazione degli sprechi, sia spostando gli investimenti da infrastrutture inutili come Pedemontana, Rho-Monza, Tem”. “Bisogna incrementare il parco macchine – sostiene Roberto Maroni per Lega-Pdl – Pera sostenere queste spese è necessario trattenere almeno il 75% delle tasse pagate sul territorio”. “Razionalizzare”, la parola d’ordine di Carlo Maria Pinardi di Fare e Fermare il Declino: “Occorre adottare criteri meno stringenti di accesso alla gare pubbliche, razionalizzare ruoli, strutture e risorse. Così da consentire una maggiore concorrenza e rispondere alle esigenze del sistema ferroviario”.
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