Cronaca

Casa di riposo in vendita, sindacati: "Verifichiamo subito le alternative" Il caso della Zucchi Falcina di Soresina

Foto Sessa

Un confronto lungo e impegnativo quello tra sindacati e cda sulla complicata questione della casa di riposo Zucchi Falcina. Il consiglio di amministrazione vuole vendere la struttura soresinese. Tutto ruota attorno a difficoltà economiche legate, in particolare, alle gestioni passate (leggi l’articolo). Il Prefetto ha bloccato la delibera sull’alienazione qualche giorno fa e nella serata di martedì, dalle 18 alle 21, il presidente della Zucchi Falcina Veronica Fiamenghi, consiglieri e un consulente, hanno avuto un faccia a faccia con Cisl, Uil e Cgil nella sede di Cremona di quest’ultima organizzazione. Ecco la posizione del cda: vendere è l’unica possibilità. I sindacati vogliono ora valutare questa affermazione e hanno chiesto ai dirigenti dall’altro lato del tavolo di intraprendere un percorso, rapido, per verificare i problemi ed eventualmente trovare strade alternative alla vendita.

“Ci siamo messi a disposizione per analizzare la situazione. Ma abbiamo chiesto di farci affiancare da persone diverse da quelle che hanno deciso che l’unico percorso possibile è l’alienazione”, spiega Donata Bertoletti (Cgil). Assieme a lei, nella riunione, anche Monica Manfredini (Cisl) e Mario Penci (Uil); per i pensionati Guglielmo Reali e Palmiro Crotti (Uil e Cgil); per le categorie Monica Vangi e Sabrina Negri (Cgil), Roberto Dusi (Cisl) e Fulvio Corbari (Uil). “Non sappiamo fino a quando c’è liquidità per gli stipendi dei lavoratori – sottolinea la Bertoletti -. Per questo ogni decisione deve essere presa al più presto. Serve comunque un percorso, rapido, di verifica della situazione. Fino ad oggi questo percorso non è stato fatto come deve essere fatto. Strumenti per aiutare in situazioni di crisi ci sono. Attendiamo una risposta nella giornata di mercoledì. Ricordiamo che questa è la struttura in crisi dell’intera provincia. Si ha l’impressione che se avessero accolto prima le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali non si sarebbe perso tutto questo tempo. Non ci dimentichiamo delle responsabilità, ma adesso puntiamo ad affrontare l’emergenza”.

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