Lettere

Variante Pgt, perché non c'è stato un percorso partecipato?

da Luci Cremona

Il Comune di Cremona è arrivato al termine del processo di variante generale del Piano di Governo del Territorio Comunale.
Come Gruppo LUCI avevamo a suo tempo, e in diverse altre occasioni previste dalla norma, fornito il nostro contributo per “scrivere” un PGT davvero vicino alle aspettative dei cittadini e rispettoso dell’Ambiente. Ci saremmo aspettati, dopo aver visto tappezzata la città di poster che ventilavano un “percorso partecipato” per la riscrittura del Piano, che i nostri Amministratori almeno in questa occasione ci stupissero attuando un vero percorso partecipato, dai contenuti semplici e comprensibili ai non addetti ai lavori e in un clima informale, da affiancare agli incontri e ai momenti di partecipazione che già prevede la norma. Insomma un “valore aggiunto” a quanto già c’è. In realtà, come al solito, nulla di tutto ciò a nostro avviso è stato sperimentato. Non avendo ancora visto e valutato nel dettaglio i contenuti del PGT, possiamo solo auspicare che sia stato fatto un buon lavoro, considerato che nel giro di pochi anni sono state già attuate almeno due varianti, tutte pagate da noi contribuenti. L’augurio che ci facciamo è che siano state tenute nella giusta considerazione le osservazioni e i suggerimenti forniti da Associazioni e singoli cittadini, che talvolta pur nella loro semplicità e ingenuità sono in grado di risolvere quelle contraddizioni che un “politico” tende a sottovalutare. Ci sembra di scorgere tra la documentazione presente sul sito del Comune ancora la previsione della Strada Sud e un ulteriore collegamento viabilistico tra via Massarotti e la Tangenziale cittadina. Oltre a non condividere questi interventi, se confermati, da un punto di vista ambientale, riteniamo che tolgano risorse a cose ben più importanti, quali ad esempio il trasporto pubblico e la riqualifica di strade esistenti, al fine di rispondere con interventi e alternative immediatamente percorribili (ed economicamente sostenibili) per decongestionare le vie più trafficate della città. Rispetto le eventuali previsioni di nuove edificazioni commerciali e residenziali riteniamo che sia evidente a tutti la crisi dell”edilizia: non è con l’abrogazione di vincoli e leggi che si stimola il mercato. C’è una sovrabbondanza di immobili vuoti che costano ai cittadini non solo in termini ambientali ma anche in termini economici: i quartieri fantasma sono comunque da mantenere per quanto riguarda le strade, l’illuminazione, la pulizia, le fogne ecc… L’unica strada percorribile è il recupero edilizio, la riqualifica energetica e la messa in sicurezza di aree idrogeologicamente instabili. Cremona non è nuova ad allagamenti anche in zone lontane dal Grande Fiume. In tal senso numerose città e gruppi si stanno muovendo: si prenda ad esempio il PGT del Comune di Cassinetta di Lugagnano o l’esperienza che sta proponendo il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio. A questo proposito vogliamo segnalare l’esperienza di collaborazione tra cittadini e amministrazione descritta nell’articolo presente sul Forum a questa pagina: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2013/01/rivalta-to-quando-il-rinnovamento-e-governato-dai-cittadini/. Se a Rivalta (TO) sono riusciti a costruire una partecipazione vera, cosa impedisce che anche da noi accada la stessa cosa? Sicuramente non avverrà finché si terranno in considerazione le ‘convenienze’ di alcuni prima che le reali esigenze dei cittadini e del territorio. Non si pensi che ciò funzioni solo nei piccoli centri: a Parigi una piazza congestionata dal traffico

la si sta trasformando in una piazza pedonale con molto verde, seguendo un percorso veramente partecipato dai cittadini. http://www.placedelarepublique.paris.fr/

Ricordiamo infine che tutti i provvedimenti adottati dalla stessa Unione Europea vanno nella direzione zero consumo suolo e massima efficienza energetica. Se vogliamo essere davvero una città Europea, grata del riconoscimento che ci ha conferito l’UNESCO per la nostra tradizione culturale in ambito liutaio e di quello di città europea dello sport 2013 assegnato dalla Commissione ACES Europe (Associazione delle Capitali Europee dello Sport), dovremmo cercare, a partire dalle scelte che possiamo gestire direttamente noi, di essere coraggiosi e slegarci dalle proposte che favoriscono pochi e non l’interesse comune.
Saremo comunque vigili sul nuovo strumento e, dopo l’adozione in Consiglio Comunale, cercheremo di capire quali siano le previsioni del PGT e come questo si porrà, soprattutto riguardo ai temi della sostenibilità ambientale.

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