Cronaca

Famiglie in crisi e utenze staccate Monta la protesta: 'Piano d'emergenza'

Monta la protesta sul caso delle famiglie in crisi economiche a cui hanno staccato le utenze di acqua, luce e gas, o sono a rischio blocco, per le difficoltà nel pagamento delle bollette. Mentre la petizione lanciata dal Comitato acqua pubblica (che vuole riallacci e forniture minime garantite) ha raggiunto le 350 firme (clicca qui), anche il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Maura Ruggeri, chiede ora al sindaco un piano di emergenza per affrontare la situazione. Ecco il suo intervento.

L’aumento delle situazioni di povertà che conduce all’impossibilità di far fronte ai pagamenti delle bollette per tante famiglie ha riaperto la discussione sulle società partecipate dagli Enti locali e sul loro controllo da parte del Comune.
Dal 2000 con D.Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) le  aziende speciali (municipalizzate) si sono trasformate in società per azioni e si è affermata una nuova tipologia di impresa: l’azienda di diritto privato a partecipazione pubblica, in grado di fornire una pluralità di servizi (multiutility) per intere reti urbane e capace di operare sul mercato anche in condizioni di liberalizzazione
Le successive evoluzioni sul piano locale hanno questo punto di partenza, definito dalla normativa nazionale, ma parliamo pur sempre di società che gestiscono servizi pubblici con soldi pubblici, di cui l’azionista diretto è il Comune e gli azionisti indiretti sono i cittadini.
Se i numeri delle morosità per situazioni di povertà e casi sociali riconosciuti aumentano in modo tanto rilevante, è evidente che vanno riviste le modalità del monitoraggio praticate per i mesi invernali e che riguardano i casi sociali poiché non sono più sufficienti per far fronte ad una situazione nuova e grave come quella che si sta presentando.
E’ necessario pertanto predisporre un piano d’emergenza che preveda il riallaccio della fornitura idrica e delle forniture minime di gas ed elettricità per i casi individuati dai servizi sociali attraverso un confronto aperto con il Comune ed i soggetti gestori che ci auguriamo possa avvenire già nella Commissione Affari sociali, convocata per il 3 gennaio.

Per il gruppo Pd
Maura Ruggeri

Sul caso-utenze ha preso la parola anche Giancarlo Schifano (Idv): “Avevo presentato una mozione a maggio, mancata la volontà di risolvere il problema in tutti questi mesi”. Questa la sua nota completa.

Già nel mese di maggio del 2012 io avevo presentato una mozione di sostegno per le famiglie in difficoltà economica per intervenire in tempi non sospetti ed evitare che questi bisogni si acutizzassero sempre di più con il passare dei giorni. Sono rammaricato del fatto che tale mozione non abbia trovato un riscontro oggettivo a causa della mancanza di volontà a reperire delle risorse adeguate per cercare di alleviare questi gravi problemi sociali, dopo varie discussioni e perdite di tempo quella mozione è stata volutamente insabbiata senza aver prodotto il risultato sperato. Spero che in futuro vi sia un segnale di cambiamento reale nell’affrontare tematiche molto importanti cercando tutti insieme di collaborare per trovare le risorse economiche adeguate e dare un aiuto concreto a tutte le famiglie che vivono sotto la soglia della povertà. Meno sprechi e più risorse per le persone bisognose.

Giancarlo Schifano
Idv

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