Eccidio di Bagnara, il sindaco: "Un
sacrificio che ci riguarda ancora"
Commemorati oggi i martiri di Bagnara, per ricordare i fatti storici che portarono all’eccidio dei quattro vigili del fuoco e di due partigiani – Domenico Agazzi (35 anni), Guido Azzali (39 anni), Odoardo Cerani (42 anni) e Luigi Rusinenti (19 anni) e i due civili Giovanni Vaiani (52 anni) e Ivan Mondani (16 anni) – avvenuto per mano di una squadra di nazisti delle SS il 27 aprile 1945, due giorni dopo la Liberazione, nelle vicinanze delle ex scuole di Bagnara, allora distaccamento dei Vigili del Fuoco.
Alla celebrazione, che è iniziata con una messa nella chiesa parrocchiale Santa Maria Nascente di Bonemerse, hanno partecipato autorità civili e militari, rappresentanti delle istituzioni con il sindaco di Cremona Andrea Virgilio e l’assessore allo Sport e al Commercio Luca Zanacchi, il sindaco di Bonemerse Luca Ferrarini, il vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Cremona Andrea Piazza, e Franco Verdi presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Cremona.
Alla messa è seguita la deposizione di una corona d’alloro alla lapide in ricordo dei caduti, davanti all’ingresso del Centro Anziani, alla presenza anche della referente Jones Savoldi.
Ad aprire gli interventi è stato il sindaco Virgilio: “I Martiri di Bagnara sono stati testimoni di un coraggio civile che non dobbiamo mai dimenticare. Ricordare non significa soltanto raccontare la cronaca di quegli eventi. Ricordare significa interrogarci: che cosa ci dice oggi quel sacrificio? Che cosa significa oggi essere all’altezza di quei valori?
Oggi non viviamo l’orrore della guerra, non affrontiamo l’occupazione straniera, non vediamo i nostri concittadini condotti al muro. Ma vediamo ancora discriminazioni, diseguaglianze, forme di odio che serpeggiano sotto nuove maschere. Vediamo a volte la sfiducia nelle istituzioni, il disprezzo per le regole comuni, la tentazione di un individualismo che spegne il senso civico. Ecco perché il ricordo di quei giovani vigili del fuoco, di quei partigiani, non riguarda soltanto il passato: ci riguarda adesso”.
Subito dopo ha preso la parola il vicecomandante Piazza: “E’ per me doveroso sottolineare quanto questa vile rappresaglia sia resa ancora più crudele dal fatto che abbia coinvolto Vigili del Fuoco, uomini di pace, votati all’altruismo, al sacrificio, al soccorso della popolazione, alla protezione della vita e della comunità, compiti difficili resi ancora più ardui in tempi di guerra.
“Ricordare oggi i Martiri di Bagnara, come Comando dei Vigili del Fuoco di Cremona, significa non solo onorare la memoria di questi uomini, ma anche riaffermare il nostro impegno quotidiano per il soccorso, la sicurezza e il bene della collettività, lasciandoci ispirare dal coraggio e dai valori che questi martiri hanno incarnato”. Ultimo l’intervento di Franco Verdi, che nel ricordare il valore senza tempo della Resistenza ha letto e commentato la poesia di Ungaretti “Per i morti della Resistenza”.
Al termine della mattinata le autorità hanno consegnato le borse di studio “Martiri di Bagnara”, del valore di 536 euro, alle studentesse Aurora Mancastroppa e Anbeta Mullahi.
Giovanni Palisto