in direzione Brescia
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Roma e il Vaticano hanno assistito al rito della traslazione della salma di papa Francesco. Nel giorno del suo onomastico, San Giorgio, le spoglie di Jorge Bergoglio sono state portate dalla Domus Santa Marta, passando per Piazza dei Protomartiri romani, fino alla Basilica di San Pietro.
Il camerlengo Kevin Farrell ha presieduto la cerimonia, che ha visto un corteo di circa 80 cardinali e patriarchi, seguiti da altri membri del clero e accolti, in Piazza San Pietro, da oltre 20mila fedeli che hanno atteso per rendere omaggio al defunto pontefice.
Farrell ha aperto il corteo con un discorso in latino rivolto a “fratelli e sorelle carissimi”, in cui ribadisce la commozione del momento, per poi spiegare che il corteo avrebbe portato le spoglie nella Basilica. Ha infine concluso con la formula “procedamus in pace“, che ha dato il via al corteo.
I sediari pontifici hanno trasportato a braccio la bara di legno ancora aperta. La salma è stata benedetta con acqua e incenso, per poi essere omaggiata con i canti liturgici. Ha colpito il saluto di suor Geneviève, in passato definita bonariamente da Francesco come la sua “enfant terrible“, che si è lasciata andare ad un pianto che nessuno ha osato interrompere. Nata in Francia 81 anni fa, la piccola sorella ha passato 56 anni accanto alla comunità Lgbtq+ e ai giostrai del Luna Park di Ostia Lido.
Ad ogni ora passata, si allungava la fila di fedeli che attendeva, fuori dalla Basilica, per poter dare un ultimo saluto al papa “venuto dalla fine del mondo”, come Francesco si era definito nel primo discorso dopo la sua elezione.
Alle 8 di venerdì sera si terrà il rito di chiusura della bara. I funerali – che vedranno la partecipazione dei grandi del mondo, per un totale di 170 delegazioni estere – saranno la mattina seguente, alle 10 in Piazza San Pietro e daranno inizio ai Novendiali, i tradizionali 9 giorni di lutto. Sarà il decano Giovanni Battista Re a presiedere la cerimonia, che si concluderà con il trasporto della bara alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove ci sarà la sepoltura.
Si stima l’arrivo di mezzo milione di pellegrini, che potranno seguire i funerali anche tramite i maxischermi che verranno installati in Piazza Pia, Piazza del Risorgimento e in via della Conciliazione. Tra questi, anche i ragazzi delle Diocesi di Cremona, che avevano già programmato il pellegrinaggio in occasione del Giubileo degli adolescenti.
L’evento sarà ovviamente trasmesso su tutte le principali reti televisive italiane. Ci saranno importanti misure di sicurezza, con più di 10mila donne e uomini in campo tra vigili, membri delle forze dell’ordine e volontari della protezione civile.
La tumulazione a Santa Maria Maggiore è un evento particolare nella storia del Vaticano: la maggior parte dei passati pontefici è infatti sepolta in terra Vaticana. Bergoglio ha invece espresso il desiderio di riposare eternamente nel luogo a cui è più legato, dove si è recato a pregare poco dopo la sua elezione a vescovo di Roma, donando un mazzetto di fiori alla Madonna Salus Populi Romani, e dove ha trascorso anche momenti di raccoglimento dopo la dimissione dal suo ultimo ricovero al Gemelli.
Un’altra particolarità di queste esequie è che la spesa per la sepoltura non graverà sul Vaticano, bensì su un anonimo benefattore, che ha deciso di farsi carico della cerimonia senza voler rivelare il suo nome.
Indipendentemente dal credo religioso o dal legame con la Chiesa, sabato si assisterà indubbiamente ad un evento storico: l’addio ad un uomo che ha, a suo modo, segnato il nostro tempo.
Camilla Gnaccarini