Un ricordo indelebile: quando
ThisAbility incontrò Papa Francesco
Nella vita ci sono momenti che lasciano un segno indelebile, nel cuore e nella mente di chi li ha vissuti.
Incontri unici, con persone speciali: incontri come quello avvenuto tra Papa Francesco e una delegazione di ThisAbility, progetto che aiuta i ragazzi con disabilità.
Era la mattina del 10 maggio 2023: il gruppo cremonese, con 14 giovani, altrettanti accompagnatori e capitanato da Alessandro Corbari, si era recato in una Piazza San Pietro sferzata da una pioggia battente per la consueta udienza del mercoledì.
Alcuni inconvenienti impediscono l’incontro tra i ragazzi e il Santo Padre; poi però succede qualcosa di inaspettato e, in quanto tale, ancora più affascinante.
“Avevamo avuto la possibilità di stare in Piazza San Pietro – ricorda il portavoce di ThisAbility Alessandro Corbari – ma siamo arrivati in ritardo; con un po’ di improvvisazione, però siamo riusciti a coinvolgere e convincere la gendarmeria vaticana circa l’unicità del nostro progetto e, al termine della sessione tradizionale dell’udienza, ci hanno lasciato spazio e un paio di minuti per dialogare con il Pontefice”.
Pochi minuti, ma abbastanza per segnare una piccola pagina di storia personale per i ragazzi speciali: abbracci, strette di mano, regali e qualche battuta che oggi, a due anni da quei momenti e a poche ore dalla morte di Papa Francesco, tornano alla mente con un sorriso di riconoscenza.
“Momenti che sono assolutamente rimasti nel cuore – prosegue Corbari – ieri (lunedì, ndr) uno dei nostri ragazzi, su Facebook, ha scritto un messaggio ringraziando ThisAbility per aver avuto l’opportunità di incontrare il Papa; oltre alle emozioni che sono state lasciate a noi organizzatori, che sono indelebili, anche per i nostri ragazzi è stata una bellissima esperienza”.
“Il Pontefice – ha commentato poi Corbari – con noi è stato estremamente dolce; abbiamo ‘rubato’ più tempo di quello che il protocollo potesse prevedere: i ragazzi hanno lasciato alcune lettere e lui li ho ascoltati tutti. Quando gli abbiamo raccontato poi del servizio che facciamo, come catering, ci ha chiesto ‘sono bravi?’. Una persona molto disponibile, con una dolcezza e benevolenza riconosciute da tutti”.
Andrea Colla