il nuovo Pontefice
il nuovo Pontefice
“Quando avviene un fatto che ci colpisce nel profondo, muore una persona cara a tanti, a tutti, c’è il desiderio di abbracciarsi”: queste le parole con cui il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, commenta la scomparsa di Papa Francesco.
“Questo è il motivo per cui ho desiderato sentirmi unito e far sentire la mia vicinanza alla Chiesa di Cremona e quella della Chiesa di Cremona, alla Chiesa di Roma, alla Chiesa Universale.
Mai come in questi momenti un popolo si sente privato dalla morte di colui che era stato scelto per esserne la guida. Nella certezza, però, che questo distacco è veramente pasquale“.
“In questi minuti, dentro di me ricordo la grande Pasqua che Papa Francesco ha potuto vivere ieri. Ora è stato introdotto nella Pasqua Eterna dopo aver voluto celebrare fino all’ultimo la Pasqua con il popolo di Dio nel giorno della festa liturgica e nel camino di questi lunghi anni di Ministero di Sacerdote, di Vescovo e poi di successore di Pietro.
Anni intensissimi che hanno segnato la Chiesa conducendola sulla strada del servizio all’uomo. Io provai tanta commozione il giorno della elezione di Papa Francesco, perché dalle sue parole e dai suoi gesti si sentiva un’ondata di attuazione del Concilio. E ha continuato a stupirci nel tempo.
Anch’io sono stato coinvolto personalmente perché chiamato da lui ad essere pastore della Chiesa di Cremona. Ricorderemo nei prossimi giorni tanti momenti.
Oggi stesso ci recheremo a Bozzolo per l’anniversario della morte di Don Primo Mazzolari: Papa Francesco era venuto a rendere omaggio a quel prete, quel parroco che ha saputo far capire a tutti il Vangelo nelle sue esigenze più radicali.
Questa è l’eredità che questi uomini di Dio ci lasciano. Uomini talmente appassionati di Dio da sporcarsi le mani con la storia umana, con i più poveri, chiedendo alla Chiesa di muoversi, di non crogiolarsi su se stessa, ma di essere davvero, semplicemente, discepoli del Signore.
Ora è il momento della gratitudine, della commozione, della preghiera. Domani, martedì, ci ritroveremo nella nostra Cattedrale di Cremona alle ore 18 per celebrare l’Eucaristia in soffraggio di Papa Francesco e poi nei giorni successivi continueremo a pregare.
Non c’è fretta di sapere chi sarà il nuovo Papa, c’è fretta di decidersi per il Vangelo, come lui ci ha testimoniato e chiesto fino all’ultimo, come segno di contraddizione sulla scia di Gesù. Grazie, Papa Francesco, per quello che sei stato, per l’amore che ci hai dato e per quanto continuerai a voler bene la tua Chiesa dal cielo, perché siamo certi che ora hai un posto tra tutti coloro che hai amato e servito seguendo il Signore Gesù”.