Cronaca

Pasqua al ristorante:
i consigli di chef e pasticceri

Il servizio di Silvia Galli

Pranzo di Pasqua al ristorante: tra gli chef cremonesi c’è chi propone il menù alla carta, ma anche degustazioni, tra il classico con forti legami alla tradizione, ai piatti tipici del periodo pasquale con un pizzico di novità.

Come Lorenzo Barbieri, del ristorante Ginkgo da poco aperto in via Manzoni: “Proponiamo piatti che sono diventati simboli, come il piccione, le lumache e vari piatti nuovi per la nuova stagione:  l’agnello in giardino primaverile, la spigola con asparago bianco e arancia”.

“Capretto, agnello, piatti semplici, rispettiamo molto la tradizione”, spiega Luca Babbini del Violino; e Alessio Nevi, della Sosta, ci dice che “accanto al menù alla carta classico, abbiamo un menù degustazione appositamente per Pasqua, con salumi come antipasto, poi marubini e capretto”.

Quanto alle prenotazioni, quasi dovunque c’è il tutto esaurito ormai da giorni, sia per Pasqua che per il lunedì.

E per il dolce, la tradizionale colomba si presenta con qualche novità: “Abbiamo realizzato una colomba un po’ personalizzata, ad esempio togliendo i canditi perché a molti non piace e usando uvetta sultanina, quella morbida australiana”, racconta Barbara Malvassori della panetteria Aldovini. C’è la possibilità di averla con le gocce di cioccolato, molto gettonata in questi ultimi anni. E abbiamo anche la possibilità, per le persone a non piace né cioccolato ne l’uvetta, di fare la colomba vuota”.

Silvia Galli

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