Cronaca

Pet all'Asst, Belleri: "Grande
risultato, grazie alla Regione"

L’arrivo della PET all’ospedale di Cremona è una di notizia fondamentale per il territorio che cambia e migliora in modo esponenziale il percorso diagnostico terapeutico dei pazienti oncologici e di molti altri pazienti. Ne è convinto più che mai Ezio Belleri, Direttore Generale dell’Asst di Cremona.

“Noi abbiamo predisposto un’istanza nell’ottobre dello scorso anno e la giunta regionale, nella giornata di ieri, ha appunto autorizzato l’acquisizione di questa apparecchiatura – spiega – questo ci fa molto piacere perché significa che abbiamo presentato una richiesta che era accoglibile, era ben predisposta, ma soprattutto che si è valutata l‘estrema necessità per questo territorio di disporre di un’attrezzatura con queste caratteristiche.

E in effetti nel nostro territorio oggi risiedono molte persone che per ottenere un esame come questo sono costretti ad andare in altre città, quindi ad emigrare altrove, a fare lunghi percorsi. E quindi da questo punto di vista questo è un grande vantaggio per la città di Cremona, e per tutto il territorio dell’ASST”. In effetti i dati messi a disposizione da ATS Val Padana sono inequivocabili: nel 2023, a fronte di un totale di 2.647 di esami PET eseguiti per l’utenza del territorio, solo 1.362 sono stati erogati dall’unica struttura dotata di questa apparecchiatura in città, mentre i restanti 1.285 sono stati erogati da altre strutture della Lombardia o in altre regioni.

Che cosa cambierà per i pazienti ma anche per l’ospedale con l’avvento di questa nuova PET? “Per l’azienda cambia molto – afferma Belleri –  perché certamente oggi i cittadini che devono prenotare una prestazione come appunto la PET sono costretti a prenotarle in altre realtà. Per i clinici cambia tantissimo perché ci sarà una interfaccia diretta tra coloro che eseguono gli esami e i clinici che poi hanno in gestione, in trattamento e in cura i pazienti. Quindi c’è un’interfaccia diretta e non c’è un’intermediazione attraverso delle immagini che non sono gestite ed esaminate dai clinici stessi”.
Federica Bandirali

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