Ascensore guasto da mesi
alle case Aler del Cambonino
Scrivo a nome di mio padre, perché lui è tanto esaurito, deluso, e sfiduciato, tanto da aver perso ogni speranza.
Mio padre vive al numero 13 di via Panfilo Nuvolone da almeno 35 anni. Dagli inizi di marzo l’ascensore è guasto. Mio padre, che ha quasi ottant’anni, è uno dei giovani dell’edificio e vive al quinto piano.
Ebbene, da quella data, nessuno dell’Aler si è degnato di controllare, verificare, individuare il problema, fino a che io ho mandato 3 e-mail successive (marzo 22, 23 e 25), per sollecitare perlomeno una risposta.
Ebbene, dopo le tre email girate alla Del Bo Spa (manutenzione ascensore), l’iniziativa è stata quella di affiggere un cartello avvisando i condomini che verso la fine del mese – aprile – un addetto andrà a fare un sopralluogo per determinare il da farsi.
Allego una di quelle e-mail:
“Sto scrivendo a nome di mio padre, vive al numero 13 di Via Panfilo Nuvolone, solo, esce settimanalmente per visite specialistiche post operatorie, e qualche volta a fare la spesa. Da un MESE l’ascensore dell’edificio è guasto, e lui (e gli altri condomini) deve farsi le scale a piedi, giù e su. Ha quasi ottant’anni, non credo sia una passeggiata.
Insomma, mio padre ha già fatto presente il fatto con l’Aler, dove gli hanno assicurato che avrebbero avvisato chi di dovere per sistemare la faccenda con urgenza. Ebbene, dopo altre sue settimane non è successo nulla, l’ascensore è ancora guasto, lui deve fare rifornimento di qualche provvigione ma non può portare le borsine della spesa su al quinto piano dove vive a piedi da solo. Ha già chiamato più volte l’ officina che dovrebbe provvedere alla riparazione, continuano a promettere ma nessuno si fa vivo.
Sembra un po’ una presa in giro. Io ho suggerito che ritenga una parte dell’affitto come risarcimento-ma lui sta ancora sperando che qualcuno si prenda sul serio la responsabilità del proprio lavoro, e provveda a riparare il più PRESTO possibile l’ascensore per consentire, a lui e agli altri condomini, di vivere un po’ più agevolmente, lui ha quasi ottant’anni, e non è il più vecchio!!
Spero che i responsabili siano sollecitati a compiere la loro funzione al servizio degli utenti”.
E questa è l’ultima e-mail ricevuta dalla responsabile dell’Aler:
“Buongiorno,
ho nuovamente sollecitato ora telefonicamente il capo tecnico, i pezzi di ricambio non sono ancora arrivati, l’ho pregato di sollecitare di nuovo il fornitore e di mettere stamattina un cartello informativo in loco.
Ho anche chiesto di valutare la percorribilità della strada di rimessa in funzione a carattere provvisorio con intervento tampone in attesa dei pezzi, ma se non ci sono tutte le garanzie di sicurezza dell’impianto ovviamente non è fattibile.
Non è possibile affidare ad altra ditta l’intervento, che in ogni caso avrebbe analoghe problematiche di reperimento materiali.
Cordiali saluti”.
Nel frattempo saranno passati quasi due mesi e il disagio si sta aggravando. Grazie per la considerazione.