Dopo condanna, la moglie "stalker"
vìola i divieti e torna a processo

E’ stata condannata ad un anno per stalking nei confronti dell’ex marito, ma ha violato la misura cautelare del divieto del divieto di avvicinamento e dunque torna davanti al giudice per un nuovo procedimento. Con il marito, Linda, 61 anni, gestiva un locale a Crema, ma dopo la separazione, lui l’aveva estromessa dalla società come amministratrice. Da quel momento, lei aveva cominciato a mettere in atto comportamenti persecutori nei confronti dell’ex coniuge.
Il 20 gennaio del 2022 aveva minacciato di speronarlo con la macchina e lo aveva seguito in automobile compiendo una serie di manovre intimidatorie, come accelerare repentinamente per poi frenare bruscamente a pochi centimetri dal paraurti posteriore della vettura di lui, oppure tentare il sorpasso per riuscire a bloccarlo.
Il 7 febbraio aveva imboccato contromano la corsia di uscita di un fast food per impedirgli di uscire con la macchina, ostruendogli il passaggio; il 3 marzo si era posizionata davanti all’auto dell’ex marito, impedendogli di lasciare il parcheggio; il 10 marzo lo aveva seguito di nuovo in macchina, tenendo una condotta di guida pericolosa e restandogli per lunghi tratti a brevissima distanza dal paraurti posteriore, minacciando di tamponarlo.

Il 9 aprile si era presentata al ristorante Fusion di Crema dove lui era a cena con degli amici, scaraventandogli addosso con violenza un vassoio pieno di sushi, urlando frasi e parole offensive verso l’ex coniuge. “Sei con le puttane”, “Vai a puttane”, riferendosi ad alcune donne, mogli di amici sedute al tavolo. L’imputata era stata portata fuori dagli uomini della sicurezza.
“Mio figlio è cambiato completamente, lei lo minacciava”, aveva raccontato in udienza la madre di lui. “Lo spiava in tutti i modi, addirittura diceva che nascondeva le donne in garage. Un giorno, e non me lo scorderò mai, lei mi ha detto: ‘Si ricordi che in una maniera o nell’altra a suo figlio la faccio pagare’. Queste parole mi martellano nella testa come un macigno”.
Nel processo per stalking, l’ex marito era parte civile attraverso l’avvocato Alberto Zucchetti, con cui si è costituito anche nel procedimento per la violazione del divieto di avvicinamento che entrerà nel vivo il prossimo 15 gennaio. Nel frattempo l’imputata aveva querelato l’ex per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato per il quale l’uomo è stato assolto.
Un’altra querela, la donna l’aveva sporta contro l’ex coniuge per interferenze illecite nella vita privata, sostenendo che l’ex marito controllava i suoi movimenti tramite Gps e localizzatori installati sul telefono. Per questo reato, il pm ha chiesto l’archiviazione. Alla richiesta della procura, la 61enne si è opposta. Il gip dovrà decidere.
Sara Pizzorni