Cronaca

Chiude nel segno di Bach
"StradivariFestival- il pianoforte"

Repentini cambi di atmosfera, silenzi seguiti da attacchi musicali, uno stile libero e senza vincoli che fu da musa per alcuni grandi compositori tardo settecenteschi.
Grande partecipazione nella serata di sabato all’auditorium del museo del violino per il concerto “L’eredità pianistica del Bach di Berlino” tenuto dal maestro di fama internazionale Alexander Lonquich.

Lonquich, tedesco di nascita ma ormai di casa all’ombra del Torrazzo, nella sua carriera vanta collaborazioni con alcuni tra i più grandi direttori d’orchestra mondali e ruoli di vertice nel settore; ora è tornato a Cremona con un programma in certi avanguardistico: al centro alcune opere di Carl Philipp Emanuel Bach, quinto figlio di Johann Sebastian, a cui hanno fatto seguito brani di due colossi della storia della musica che ebbero una vera e propria venerazione per il Cantor, come Beethoven e Schumann.

Il concerto chiude la prima edizione della rassegna “StradivariFestival- il pianoforte”, che ha visto tra i grandi protagonisti proprio le diverse opere del compositore tedesco.

Andrea Colla

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